venerd́ 22 novembre 2024


15/02/2024 17:55:54 - Sava - Cultura

Il lavoro di Cristina è una parola irrequieta, scalmanata e teppista, turgida; è segno di una poesia scritta per essere detta e letta

Domani (venerdì 16 febbraio, alle ore 20.30, va in scena sul palco di CASA131 a Sava, lo spettacolo di poesia performativa “Cartolina dal Salento”, di e con Cristina Carlà.

Il lavoro di Cristina è una parola irrequieta, scalmanata e teppista, turgida; è segno di una poesia scritta per essere detta e letta.

Il suo manifesto è tutto nella sua preghiera in dedica a Santu Nuddhu, il santo cui i salentini usano rivolgersi per non bestemmiare dio.

«Ho creato questo spettacolo fatto di voce e corpo con l’intento di onorare l’apparizione della poesia, quella che sa incantare l’altro e tenerlo nell’ascolto. Come a teatro, immagino uno spazio in cui tutte e tutti possano sentirsi parte di un atto che compiamo insieme. Il mio è un canto alla Terra, un canto “paesano”, di parte, poiché segna ed esplicita una profonda appartenenza agli odori, ai sapori, ai dolori del paese. Senza alcuna enfasi ideologizzante desidero incarnare il paese, dare voce a quel sentire abitando l’ironia, il disincanto, la capacità di metabolizzare il conflitto per renderlo parola oppositiva, frontalmente, senza fronzoli poetizzanti, poesia schietta e viva nella critica al “moderno”, esortativa sempre».

La poesìa ète nn’arte feroce, te scaorta le nthrame” (La poesia è un’arte feroce, scava le viscere) da Preghiera a Santu Nuddhru - Cartolina dal Salento - Collettiva Edizioni Indipendenti, 2022

Ingresso riservato ai soci (è possibile tesserarsi la sera dell’evento).

Necessaria prenotazione al 348/6168924.











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