«Non dimentico che quando, da capogruppo indipendente del Pd provavo a porre temi politici, le stesse persone che ora si ribellano contro Melucci, ne tessevano le lodi e gli garantivano, inveendo contro di me, fedeltà eterna»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale di Taranto Gianni Liviano (Demos).
«L’eterogenesi dei fini (avere obiettivi in comune a partire da percorsi differenti), mi porta a porre anche la mia firma dal notaio.
L’obiettivo è comune, e cioè liberare la città da un’Amministrazione oggettivamente inadeguata, ma il percorso realizzato in questo anno e mezzo di consiliatura con gli amici del Partito Democratico e con la rimanente parte del centro sinistra è oggettivamente differente.
La mia è una scelta politica coerente che si è manifestata in maniera chiara da subito e che è stata motivata solo da valutazioni politiche: il comparto 32, l’Amiu, la perimetrazione del parco del mar Piccolo, il senso di responsabilità con cui si interpreta il ruolo, il rispetto per le istituzioni e per le persone, la valorizzazione per meriti e non per appartenenze.
Quella degli amici del centro sinistra è una scelta maturata nell’ultimo periodo, indiscutibilmente accompagnata da pressioni baresi, e manifestata in questi giorni in maniera cruenta, con gli stracci che volano, con il fango che schizza e arriva su questioni personali che nulla hanno a che fare con la politica. E questo da parte delle stesse persone che fino a poche settimane fa erano forti sostenitori di Melucci e ne decantavano ad ogni pie' sospinto le sue gesta e le sue (supposte) capacità.
Nel percorso finora realizzato io non ho molto in comune con chi fino all'altro giorno, anche sui social ,accompagnava ogni suo pensiero con la scritta #amministrazionemelucci e ora si inveisce contro il sindaco rinnegando un recente passato che lo ha visto protagonista.
Non dimentico che quando, da capogruppo indipendente del Pd provavo a porre temi politici, le stesse persone che ora si ribellano contro Melucci, ne tessevano le lodi e gli garantivano, inveendo contro di me, fedeltà eterna. Ugualmente non mi appassiona l'idea di essere omologatore consapevole e non volontario, di scenari costruiti a Bari, e che vedano sin da ora la ripartizione di ruoli tra i partiti della coalizione per trovare la quadra dei candidati sindaci nelle varie città.
Nella stessa maniera non ho molto in comune con la politica quando diventa populismo e mera denuncia, nè tanto meno con la cultura di destra. Abbiamo storia e vissuti differenti.
Per me la Politica si basa sull'equilibrio, sul rispetto delle persone e sul senso di responsabilità. Per me la Politica va oltre la denuncia e cerca le risposte ai problemi, avvalendosi delle competenze migliori e non dei più fedeli come in questi anni è stato fatto.
Ciò nonostante mi recherò dal notaio insieme alle altre sedici persone eventualmente disponibili e porrò la mia firma perchè sono certo che non ci siano più gli spazi politici di una ricomposizione della forte frattura esistente tra Melucci e la città di Taranto».
Gianni Liviano
Consigliere comunale Demos
Bruno Pastore
Segretario provinciale Demos