Al pioniere della Quero-Chiloiro, il tecnico Vincenzo Quero, è stato assegnato l’encomio di “Maestro decano del pugilato pugliese”
Fioccano le onorificenze sulla Quero-Chiloiro Taranto, fresca del titolo di Campione d’Italia della boxe per l’annata agonistica del 2023. A Potenza, presso il Palazzo della Cultura, si è svolta la consulta delle società pugliesi e lucane del pugilato. Nel contesto federale, il sodalizio jonico ha visto arricchire la sua bacheca dei riconoscimenti a tecnici, dirigenti e atleti.
La Federboxe di Puglia-Basilicata, anticipando l’arrivo del suo secondo scudetto in cinque anni della propria storia lunga 54 anni, ha assegnato alla Quero-Chiloiro il riconoscimento di “società di eccellenza pugliese”. Un titolo, quest’ultimo, che rispecchia una leadership a livello regionale, che si perpetua da quasi vent’anni. Questi tutti i riconoscimenti individuali ricevuti a Potenza per mano del vicepresidente nazionale della FPI Fabrizio Baldantoni e del presidente del comitato federale Puglia-Basilicata Nicola Causi. Al pioniere della Quero-Chiloiro, il tecnico Vincenzo Quero, è stato assegnato l’encomio di “Maestro decano del pugilato pugliese”. Ai tecnici Salvatore Versace e Cataldo Rapetti è andato il titolo di “maestro benemerito”. Tale doppio riconoscimento fa diventare la Quero-Chiloiro la società con più maestri benemeriti in Italia: Vincenzo Quero, Cosimo Inerte, Salvatore Versace e Cataldo Rapetti. Inoltre ai tecnici Antonio Versace e Cataldo Quero è stata conferita la “medaglia di bronzo al merito tecnico FPI”. Giovanni Rossetti è stato premiato come “pugile Pro orgoglio pugliese”.
L’orgoglio tecnico di Antonio Versace
“Come tecnico ringrazio innanzitutto la famiglia Quero composta da Aldo, Mimmo e dal maestro Vincenzo. La nostra è una palestra di merito, dove ogni giorno con spirito di sacrificio tutti i ragazzi portano la Quero ai massimi livelli, vedi il primo posto assoluto in Italia tra tutte le palestre della nazione. Negli spazi di via Emilia a Taranto annoveriamo atleti che vanno dall’età di 5 anni sino agli amatori di 65. Attraverso i nostri rudimenti pugilistici noi diamo tutto, ricevendo ‘in cambio’ tanti risultati, come dimostra il titolo di campione d’Italia” commenta il neo titolato “maestro benemerito” Antonio Versace.
L’orgoglio dirigenziale di Goffredo Santovito
“Essere tornati dopo cinque anni sulla vetta della boxe italiana è un risultato eclatante per la città di Taranto, ma non lo è per chi lo ha conquistato, ovvero la Quero-Chiloiro, perché per chi come noi la frequenta, sa bene e tasta con mano i sacrifici quotidiani, il lavoro atuato, a partire dalla famiglia Quero, di Vincenzo e dei suoi figli, con lo staff tecnico-dirigenziale. Il risultato del secondo scudetto della sua storia è la fotografia dei sacrifici fatti in palestra, in quegli ormai storici locali di via Emilia a Taranto, dove appena si entra si sente l’emozione del combattimento, che è la lotta della vita per puntare alla crescita. Un episodio che mi ha colpito è aver visto un’atleta studente fuori sede che, prima di intraprendere il suo viaggio di ritorno alla città di studi lontana dalla propria città natale, ha preteso con amore una felpa della Quero-Chiloiro” commenta il vicepresidente del club rossoblù Goffredo Santovito.
Il sogno del dilettantismo di Nicola Cesarano
“Per me e i miei compagni di boxe dilettantistica rappresenta un onore indossare la casacca della Quero-Chiloiro campione d’Italia. E’ una spinta a lavorare ancora più duramente per premiare i sacrifici della famiglia Quero nell’impartirci ogni giorno lezioni di pugilato, che sono lezioni esistenziali. La Quero-Chiloiro è un esempio sociale, perché con senso morale porta la città di Taranto sulle cime della boxe nazionale, facendoci fare esperienza. Cosimo e Aldo Quero vanno ammirati perché portano avanti la tradizione dei guantoni impressa dal grande padre della nostra palestra, il maestro Vincenzo Quero” commenta l’atleta “Junior”, il quindicenne Nicola Cesarano, che presenta uno score di 11 vittorie su 23 match sinora disputati.
Cataldo Quero: la nostra tradizione di famiglia continua
“Il titolo di Campione d’Italia della boxe è un risultato immenso, perché racchiude il nostro infaticabile lavoro per cementare il movimento nazionale del ring, scoprendo ed allevando talenti che fanno di questa disciplina, nella nostra storica palestra di via Emilia a Taranto, un motore di aggregazione socio-educativa, prima del sostegno allo spirito puramente sportivo. Da 54 anni va avanti con orgoglio la tradizione pugilistica di famiglia” sottolinea il responsabile tecnico della società jonica Cataldo Quero, figlio del maestro Vincenzo, cintura nazionale dei pesi Leggeri e vicecampione d’Europa negli anni Settanta.
Il boxeur Pro Andrea Ottomano: “La palestra di via Emilia come la mia casa”
“Sono onorato di aver contribuito alla vittoria di questo scudetto della mia palestra, che è ormai anche la mia casa. Sono felicissimo, soprattutto per i miei maestri, e riconoscente per il fatto che chiunque di loro viene ogni giorno in palestra, ci sprona a dare il meglio di noi stessi” commenta uno dei tre attuali boxeur professionistici (con Giovanni Rossetti e Francesco Magrì) della Quero-Chiloiro Andrea Ottomano. Il “Medio Massimo” ha nel suo score due successi su due incontri disputati alle fine del 2023.