Rosanna Cassano è la prima pulsanese a romanzare in un libro la leggenda di Angelica, la dama mezzo busto
Una delle leggende di Pulsano più amate e che incanta da secoli grandi e piccini, diventa un romanzo a firma della scrittrice pulsanese Rosanna Cassano.
“Angelica e la Nona Madre”, edito dalla casa editrice AnyName edizioni, racconta le vicissitudini di un popolo, le sue storie e i suoi segreti, vissuti in prima persona proprio da lei, Angelica, il fantasma del castello De Falconibus che dalla sua finestra ha sempre un occhio attento su tutto quello che accade.
Si tratta dell’opera finale di una dilogia che segue il primo volume “La casa sul limitare del castello”.
In questo libro Rosanna, attraverso la narrazione di Angelica, racconta le storie di tanti personaggi trattando temi delicati come il bullismo o la violenza sulle donne.
Ad esempio, una delle storie narrate è quella del pescatore Leonardo che picchia la moglie Nerina, oppure la storia dello iettatore “Felice Guarito”, personaggio dalle sfumature pirandelliane.
Non solo, l’autrice tratta nel libro anche l’eterna lotta tra il bene e il male, contrapponendo ad Angelica il malvagio Iberto, personaggio antagonista a capo della setta degli Oscuri. Iberto vive nei sotterranei del castello che, un tempo, collegavano il De Falconibus al castello di Leporano.
Cenni storici e usanze raccontate con fantasia ma che richiamano la storia e la cultura del popolo pulsanese, uno “speciale spaccato di Sud” come lo ha definito l’autrice, nel quale le tradizioni del passato si incontrano con la modernità del nostro tempo.
Il libro infatti è ambientato proprio nel castello e la protagonista, secondo la leggenda, è la figlia di Renzo Delli Falconi, morto nel 1326 combattendo contro i Saraceni lungo le coste pulsanesi.
La leggenda popolare narra che la figlia Angelica fu rinchiusa nella torre del castello e decapitata. Da allora, il fantasma della giovane donna sarebbe stato avvistato dalle finestre sempre e solo a mezzo busto, da qui il nome di Angelica “dama mezzo busto”.
«In questo libro ci sono tantissimi personaggi apparentemente scollegati tra loro, ma che si ritrovano tutti nei racconti di Angelica, un personaggio che io amo e al quale sono legata da un incantesimo di sentimenti – racconta l’autrice Rosanna Cassano – tutti a Pulsano conoscono Angelica e tutti sicuramente hanno passato ore con il naso all’insù per vederla apparire, molti probabilmente raccontano di averla vista. Ho vissuto la mia infanzia con il mito di Angelica e conosco il castello pietra dopo pietra: la casa dei miei nonni materni aveva l’ortale confinante con quello del castello».
Rosanna Cassano ha 56 anni ed è nata a Pulsano, anche se da anni vive a Montemesola dove è sposata ed è mamma di due figli. Quella della scrittura per Rosanna è una passione che si lega al senso di appartenenza alla propria terra, oltre ai romanzi infatti ha scritto diverse novelle, poesie e produzioni in vernacolo pulsanese.
Il libro “Angelica e la nona madre”, ultima creatura della Cassano, ha la capacità di trasportare il lettore nelle varie storie, rendendolo coprotagonista del racconto, trasformando le parole in immagini.