La poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura, nel 1976 ha dedicato un poema al Grande Pi Greco
Oggi, il mondo scientifico festeggia il Pi Greco day, Giornata Internazionale della Matematica.
Un numero che nel corso dei nostri studi ci ha accompagnato spesso e continua a farlo.
Ma perché proprio oggi? Gli inglesi riportano le date "al contrario": il 14/03 diventa 03/14: 3,14. Festeggiato alle ore 15, diventa 3.1415. Una successione di numeri infinita, la cui sequenza ancor oggi, sfugge ad ogni regola.
La poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura, nel 1976 gli ha addirittura dedicato un poema.
Il compleanno di una delle menti scientifiche più brillanti della storia, cade proprio il 14 marzo. E' quello di Albert Einstein!
Solo coincidenza?
IL GRANDE PI GRECO
𝐷𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑟𝑎𝑣𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑒̀ 𝑖𝑙 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑖 𝑔𝑟𝑒𝑐𝑜
𝑡𝑟𝑒 𝑣𝑖𝑟𝑔𝑜𝑙𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛𝑜.
𝐿𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑐𝑖𝑓𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑙𝑖,
𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑑𝑢𝑒, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑒.
𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑎 𝑎𝑏𝑏𝑟𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜,
𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑜𝑙𝑜,
𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑛𝑜𝑣𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒,
𝑒 𝑛𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑧o, 𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑔𝑜𝑛𝑒
𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑎
𝑑𝑢𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑡𝑡𝑟𝑜 𝑡𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜.
𝐼𝑙 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜 𝑠𝑒𝑟𝑝𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑒𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑧𝑧𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖 𝑠’𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜𝑚𝑝𝑒.
𝐶𝑜𝑠𝑖̀ 𝑝𝑢𝑟𝑒, 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑡𝑎𝑟𝑑𝑖, 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑝𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑙𝑒.
𝐿𝑎 𝑓𝑖𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑖𝑓𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑛𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑃𝑖 𝑔𝑟𝑒𝑐𝑜
𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑎𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜,
𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑒 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑡𝑎𝑣𝑜𝑙𝑜, 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑖𝑎,
𝑠𝑢 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑚𝑢𝑟𝑜, 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑚𝑜, 𝑖𝑙 𝑛𝑖𝑑𝑜, 𝑙𝑒 𝑛𝑢𝑣𝑜𝑙𝑒, 𝑑𝑖𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜,
𝑝𝑒r 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑎𝑡𝑚𝑜𝑠𝑓𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜𝑠𝑓𝑒𝑟𝑖𝑐𝑜.
𝑂ℎ 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑒̀ 𝑐𝑜𝑟𝑡𝑎, 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑡𝑜𝑝𝑜, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑑𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒𝑡𝑎!
𝑄𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑑𝑒𝑏𝑜𝑙𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎, 𝑐ℎ𝑒 𝑠’𝑖𝑛𝑐𝑢𝑟𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜!
𝐸𝑑 𝑒𝑐𝑐𝑜 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑑𝑢𝑒 𝑡𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑡𝑟𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑐𝑖𝑎𝑛𝑛𝑜𝑣𝑒
𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑙𝑒𝑓𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑚𝑖𝑐𝑖𝑎
𝑙’𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑚𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑣𝑒𝑐𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑡𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜
𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑠𝑠𝑎𝑛𝑡𝑎 𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑐𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑖𝑚𝑖
𝑔𝑖𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑑𝑖𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑖𝑓𝑟𝑎,
𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑎 𝑒 𝑐𝑎𝑛𝑡𝑎, 𝑚𝑖𝑜 𝑢𝑠𝑖𝑔𝑛𝑜𝑙𝑜
𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑎𝑛𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑚𝑎,
𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑖𝑙 𝑐𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜,
𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑃𝑖 𝑔𝑟𝑒𝑐𝑜 𝑛𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑛𝑜,
𝑙𝑢𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑐𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒,
𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑛 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑠𝑖𝑎𝑠𝑖 𝑜𝑡𝑡𝑜,
𝑢𝑛 𝑛𝑜𝑛 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒,
𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑜ℎ 𝑠𝑖̀, 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑔𝑟𝑎 𝑒𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖𝑡𝑎̀
𝑎 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑟𝑒
Agostino Capogrosso
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