Si oppose ad una speculazione edilizia nella costa neretina. Renata Fonte è stata riconosciuta vittima di mafia
Quarant’anni fa l’omicidio di Renata Fonte, prima donna a ricoprire l’incarico assessorile a Nardò.
Grazie alle meticolose indagini degli inquirenti, fu accertato che alla base dell’omicidio vi fu il suo impegno politico a preservare il patrimonio naturalistico e, di conseguenza, si risalì ai mandanti e agli esecutori di quel brutale gesto.
Oggi a Gemini, nel basso Salento, di fronte al murale dedicato alla Fonte, una cerimonia di commemorazione alla presenza di una delle figlie, Viviana Matrangola. “Renata fonte di coraggio, 40 anni di memoria e impegno dal 1984 al 2024” il nome della manifestazione organizzata dallo staff premio Messapia, dalla Pro loco, dal comune di Ugento e da Libera.