«Il primo degli obiettivi è stato raggiunto: la promozione in serie A. Ora, però, non accontentiamoci: c’è un primo posto da conquistare!»
La gioia per la promozione nella serie A del torneo provinciale ASI della Reunion Manduria nelle parole del presidente Leo Daggiano, che vi proponiamo.
«Grazie! Non posso che iniziare con un vero e sincero GRAZIE
È partito tutto da una cena tra vecchi amici con i quali abbiamo condiviso, per un bel pò di anni, lo stesso spogliatoio, con tante le gioie e altrettanti dolori. Ridendo e scherzando, raccontandoci gli infiniti episodi vissuti in campo e fuori ci siamo chiesti: “E se ci riunissimo per un campionato ASI/UISP?”.
Bene, è iniziato tutto da lì!
Già dal giorno dopo, quell’idea non me la sono più tolta dalla testa e la voglia di ritornare nello spogliatoio e ritrovare tutti o quasi tutti i miei amici e compagni di mille battaglie era sempre più forte.
Tra mille incertezze, non sapendo da dove e come iniziare, tra milioni di dubbi, la prima cosa da fare era contattare tutti i miei “ex” compagni per dire loro: “Ragazzi si ritorna in campo!” .
Mi immaginavo già la loro risposta: “Ok Leo, grazie della telefonata, poi dimmi quando giocate che vi verrò a vedere”.
Alcune risposte furono quelle, altre invece no! Tutti coloro che hanno detto “SI” sono stati super contenti di questo progetto e dell’idea che ci era venuta in mente di realizzare.
Sino ad allora nel mondo del calcio c’ero stato solo come calciatore: l’unico pensiero era quello di allenarmi bene e dare il meglio la domenica. Il vestiario lo vedevo come una pretesa, il chiedere era una cosa “scontata”.
Ora che sto dalla parte di chi ci “ha dato”, ho capito tutti i milioni di sacrifici che hanno fatto per fa sì che io, noi, ci divertissimo. Sì perché il calcio, anzi lo sport, è divertimento.
Pomeriggi interi tolti alla mia famiglia per organizzare il tutto, incontri su incontri, la paura di non essere all’altezza della situazione era sempre dietro l’angolo.
Questa esperienza inizia il 30 agosto,: il primo allenamento, l’emozione e l’euforia di rivederci tutti su quel campo e dentro quello spogliatoio che ha creato amicizie vere. Dai loro sguardi e il loro entusiasmo ho capito subito che ne è valsa la pena.
Ci siamo prefissato sin da subito degli obiettivi da raggiungere e il primo è arrivato: la promozione in serie A.
Ora, però, non accontentiamoci: c’è un primo posto da conquistare!
Fiero e orgoglioso di ognuno di voi: vi voglio bene amici miei.
Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo economico di tutte quelle aziende che ci sono state accanto e che hanno dato vita a questa bella ed umile realtà».