«Da grande vorrei fare il medico: mi piacerebbe moltissimo migliorare la vita degli altri attraverso la Medicina»
Ha vinto, nella sezione junior, i campionati scolastici di Italiano, la cui premiazione si è svolta a Ercolano. Oggi vi proponiamo l’intervista a Paolo Giovanni Pichierri, studente della classe 2AS (biennio) del liceo De Sanctis Galilei a Manduria.
Complimenti Paolo, presentati. Dove vivi?
«Abito a Sava. Sono nato il 3 marzo 2009 a Francavilla Fontana, e da sempre vivo a Sava, una piccola ma vivace cittadina in provincia di Taranto. Sono figlio unico: vivo con i miei genitori e le mie tre tartarughe. Frequento il secondo anno al liceo scientifico Desanctis-Galilei di Manduria, che dista qualche chilometro dal mio paese, quindi ogni giorno prendo l'autobus per spostarmi».
Letture, film, musica preferiti?
«Non guardo molti film, ma a volte mi capita di guardare serie TV o documentari naturalistici. Tuttavia, mi intrattengo principalmente leggendo e ascoltando la musica. Non prediligo un genere letterario in particolare, infatti le mie letture spaziano da saggi a thriller e horror, ma preferisco il genere fantasy. Per quanto riguarda la musica, ascolto principalmente pop internazionale (specialmente inglese), musica classica o colonne sonore. I miei gusti musicali variano molto a seconda del momento, ma ultimamente sto ascoltando molto le canzoni di Adele, una cantautrice britannica».
Suoni qualche strumento? Altri hobby?
«Suono il flauto traverso da quasi cinque anni, frequento l'orchestra della scuola e mi sto preparando ad affrontare i primi esami in Conservatorio. Inoltre, nel tempo libero mi piace suonare l'ukulele e, quando capita, fare giardinaggio. Anche i miei interessi spaziano molto, ma ho di recente scoperto il mondo dei giochi di prestigio, che uso per impressionare i miei amici quando siamo insieme».
Ti piacerebbe viaggiare?
«Il mio più grande sogno è quello di girare il mondo e visitare posti sempre nuovi. Infatti, l'idea di entrare in contatto con persone e luoghi con una cultura totalmente diversa dalla mia mi affascina moltissimo. Scoprire e imparare lingue, tradizioni e ricette sempre nuove mi renderebbe molto felice».
E’ un po’ presto, forse, ma cosa vorresti fare da grande?
«Sebbene sia molto indeciso sul mio futuro, penso di voler fare il medico. Infatti, mi piacerebbe moltissimo migliorare la vita degli altri attraverso la medicina. Inoltre questo campo offre una vastissima gamma di specializzazioni, anche molto diverse tra di loro. La medicina è poi una disciplina in continua evoluzione: la presenza di problemi complessi e la ricerca delle loro soluzioni è una sfida molto stimolante».
Oltre all’italiano, cosa ti piace studiare?
«Gli argomenti scolastici a cui sono più interessato sono sicuramente quelli di biologia, una materia che mi ha sempre appassionato. Tuttavia, amo molto studiare anche latino e storia, due discipline che, attraverso lo studio del passato, mi aiutano a comprendere meglio il presente e ad affrontare il futuro».
Oltre a leggere, ti piace scrivere?
«Il mio rapporto con la scrittura è buono: la reputo infatti un mezzo potentissimo di diffusione e confronto di idee. Al di fuori della scuola scrivo soprattutto per necessità, con lo scopo di comunicare tramite messaggio con i miei amici e familiari. Soltanto raramente scrivo per diletto, e quando lo faccio si tratta di pensieri o brevi racconti».
Puoi dare qualche consiglio, come si fa a vincere un campionato di italiano?
«Sono venuto a conoscenza dei campionati attraverso il liceo De Sanctis-Galilei di Manduria, che ha proposto la partecipazione agli alunni interessati. Mi sono preparato per le gare attraverso le simulazioni fornite dal sito dei Campionati e da esercizi tratti dal testo scolastico di grammatica».