venerdì 22 novembre 2024


31/05/2024 08:07:17 - Manduria - Attualità

Organizzata dal gruppo degli “Amici del Fonte” di Manduria, si è snodata di sera fra le vie del centro storico manduriano, soffermandosi nei luoghi in cui nei secoli scorsi si sono verificati i delitti “eccellenti”

Si è tenuta nei giorni scorsi la seconda edizione manduriana di trekking urbano organizzata dal gruppo degli “Amici del Fonte” di Manduria.

Che cos’è il trekking urbano? Il trekking urbano è una proposta di turismo lento che consiste in percorsi a piedi che toccano monumenti, punti panoramici, botteghe; praticamente tutti i luoghi dove è possibile entrare in contatto con gli aspetti più caratteristici della vita locale. Una passeggiata in città diventa un modo per scoprire le attrazioni turistiche locali realizzando un momento di crescita sia culturale che spirituale.

Il trekking urbano è praticabile da tutti, a qualsiasi età e senza necessità di particolari equipaggiamenti. Con un abbigliamento confortevole e un paio di scarpe comode, tutta la famiglia può praticare il trekking urbano per godersi una giornata di sport, cultura, arte e - quando capita - anche di gastronomia.

Durante la prima edizione, nel 2023, fu percorso un tracciato più lungo, andando alla ricerca dei trappeti ipogei ancora esistenti nella nostra città. In questa seconda edizione, invece, l’itinerario è stato completamente diverso e suggestivo. Percorrendo di sera le vie del centro storico manduriano e soffermandosi nei luoghi in cui nei secoli scorsi si sono verificati alcuni delitti “eccellenti”, ai partecipanti è stata proposta una serata del tutto particolare con un titolo altrettanto particolare: “Nero di sera. Omicidi eccellenti in quel di Casalnuovo”.

Tra gli episodi raccontati durante la serata spicca quello riportato da Leonardo Tarentini nella sua opera “Cenni storici di Manduria antica-Casalnuovo-Manduria restituita”. L’accaduto risale alla fine del ‘700, quando un tale Pietro Salsana, proveniente da Cava dei Tirreni, viene ucciso dai micheletti, soldati armati di moschetto che le autorità locali richiesero alla città di Lecce poiché impotenti di fronte ai soprusi e omicidi che il Salsana era solito commettere.

Un altro episodio, documentato da alcune lettere rinvenute nella Biblioteca Ambrosiana di Milano e datate 1568, vede come vittima Donato Bonifacio, appartenente al gruppo di famiglie che si contrapponeva al sindaco di Casalnuovo, Pirro Varrone, un ebreo convertito al cristianesimo. L’autore delle lettere, Angelo Giustiniani, capo del suddetto gruppo di famiglie, nel segnalare i vari soprusi commessi dal sindaco denunciava quest’ultimo come mandante dell’omicidio del Bonifacio servendosi di due nipoti come sicari: Orazio Panteca e Cesare De Fazio. Altri episodi e le bellezze del centro storico hanno arricchito la serata come anche i figuranti che, indossando abiti d’epoca, gentilmente concessi dall’associazione “La Giostra dei Rioni” di Avetrana, hanno fatto da cornice lungo tutto il percorso.

Alla seconda edizione di trekking urbano, curata da Luigi Stano e coordinata da Vincenzo Stranieri, hanno collaborato Baldari Vincenzo, Caprino Mimma, Caracciolo Pippi, Cavallone Romolo, De Stratis Attilio, Digiacomo Marisa, Fanelli Adriano, Marino Romina, Mitrangolo Monica, Morrone Mimmo, Pignataro Gregorio, Puglia Maria, Stano Giulia.











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