domenica 08 settembre 2024


28/06/2024 11:48:55 - Manduria - Attualità

Il gruppo Demos: «L’incendio dei giorni scorsi ha letteralmente devastato quest’area lasciando un cumulo di cenere e macerie. Si sarebbe potuto evitare con una gestione attiva e adeguata»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del gruppo Demos di Manduria.

«Si è compiuto cinque giorni addietro l’ennesimo grave episodio di mala gestione e spreco di denaro pubblico da parte di questa Amministrazione a danno, questa volta, del “Parco della Vita”, area ricadente nel comprensorio rurale del comune di Manduria e, nello specifico, quello di masseria Bagnolo. Un incendio di grossa portata ha letteralmente devastato quest’area lasciando un cumulo di cenere e macerie. L’areale, di notevole interesse storico, archeologico e naturalistico, è stato oggetto negli anni di una serie di azioni volte alla valorizzazione, alla fruizione pubblica e alla tutela. Azioni che, è evidente, non hanno avuto il risultato sperato!

Il “Parco della Vita” in particolare, istituto nel dicembre 2021 su iniziativa di questa Amministrazione, avrebbe voluto essere un luogo per la comunità manduriana, dedicato ai nuovi nati e alle loro famiglie; uno spazio verde per tutti i cittadini, piccoli e grandi.

Già l'11 febbraio del 2022, ovvero a solo un mese esatto dalla prima piantumazione, l’assessore Fabiana Rossetti rilasciava alcune dichiarazioni esprimendo “Sconforto e tanta amarezza” per l’aver trovato tagliati alle radici 150 alberi circa su 183 piantati. Questo la dice lunga sulla inadeguata gestione da parte di questa Amministrazione di un bene così prezioso e funzionale al benessere e a una migliore qualità della vita dei cittadini.

In una città in cui il patrimonio arboreo è ridotto quasi a zero e la progettazione del verde urbano risulta alquanto dissennata e contro ogni logica ecosostenibile, una notizia del genere non può che essere considerata di notevole gravità.

Il “Parco della Vita” nasce con un obiettivo - lodevole, per carità! - ovvero, realizzare un parco dedicato alle nuove generazioni che avrebbe dovuto essere arricchito da attrezzature ludico-sportive per il tempo libero dei bambini al fine di creare percorsi fitness all’aperto.

Quanto promesso “Assicuriamo che le/i piccole/i avranno, appena possibile, il loro nuovo alberello da poter visitare e curare” (cit. assessore Fabiana Rossetti), per l’ennesima volta, non è stato mantenuto. Sempre l’assessore Rossetti, in una nota dichiara: “Chiediamo a tutti uno scatto di civismo e un impegno per il bene della città, per il nostro presente e per il futuro poiché la città è nostra e ha bisogno di tutti noi e del nostro amore”.

Immediato e quanto mai azzeccato, oggi il pensiero volge a Domenico Modugno che così cantava:

“La lontananza sai è come il vento

Che fa dimenticare chi non s'ama

È già passato un anno ed è un incendio

Che mi brucia l'anima”».

Si sarebbe potuto evitare? Sì, con una gestione attiva e adeguata.

Era prevedibile e forse, sarebbe stato sufficiente da parte dello stesso sindaco, segnalare a scopo preventivo agli enti territoriali competenti il rischio incendio per la presenza di erba secca non tagliata e lo stato stesso degli alberi piantumati, ormai ridotti a pochi esemplari rinsecchiti. Un'atmosfera spettrale, ossianica e da cui il regista Tim Burton ne trarrebbe certamente ispirazione. Ma questa è un'altra storia e, si sa, di cinema e festival annessi, questa Amministrazione è “specialista”...!

Alleghiamo, altresì, queste foto affinché si rifletta tutti, cittadini e amministratori, su quanto accaduto e su come tali incurie rappresentino una grave mancanza di rispetto verso i beni pubblici».











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