L’indagine ha svelato un complesso sistema criminale legato alla riscossione illecita di crediti, nonostante il divieto di comunicare imposto agli indagati durante i domiciliari
La notte scorsa, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha eseguito tre misure di custodia cautelare in carcere con l’accusa di usura ed estorsione aggravata. Gli arrestati sono due uomini di origine calabrese e un imprenditore locale, fermato in provincia di Taranto. I provvedimenti fanno seguito agli sviluppi dell’operazione “Minefield”, avviata lo scorso febbraio, che aveva già portato all’arresto di tre persone il 10 agosto.
L’indagine ha svelato un complesso sistema criminale legato alla riscossione illecita di crediti, nonostante il divieto di comunicare imposto agli indagati durante i domiciliari. I sospettati avrebbero continuato ad operare grazie all’appoggio di altri tre uomini, già arrestati, considerati vicini alla criminalità organizzata. Le prime indagini di “Minefield” avevano individuato un’associazione per delinquere attiva nel settore delle prestazioni di servizi, con un giro d’affari di oltre 30 milioni di euro.
Condividi
Notizie che potrebbero interessarti
TARANTO - Spaccio alla 'Beni Stabili': due arresti della Polizia di Stato
MASSAFRA - Pakistano ferito da un colpo di arma da fuoco: i Carabinieri arrestano tre persone
TARANTO - Minorenne nascondeva droga all’interno di aiuole nei giardini pubblici: arrestato dalla...
GROTTAGLIE - Aggredisce moglie e suocera: arrestato dai Carabinieri
TARANTO - Sfruttamento del lavoro ed immigrazione clandestina: la Polizia di Stato esegue 7 misure...
con Consegna a domicilio