La rissa era nata perché, ad un brindisi di una festa di compleanno, un ragazzo sarebbe stato bagnato dallo spumante
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno arrestato un 20enne di Palagiano, presunto responsabile di “tentato omicidio”.
La scorsa notte, intorno alla mezza, i Carabinieri della Sezione Radiomobile, allertati, per il tramite il nuovo numero di emergenza europeo, dalla Centrale Operativa della locale Compagnia, si sono recati a Faggiano, dove nella centralissima piazza Vittorio Veneto sarebbe avvenuta l’aggressione.
Secondo quanto ricostruito, grazie ad una veloce ma complessa indagine, consistita in escussioni testimoniali, verifiche incrociate nelle banche dati in uso alle forze di polizia e visione delle immagini di video-sorveglianza eventualmente presenti sul posto e nelle aree limitrofe, il presunto autore del tentato delitto avrebbe agito a seguito di una banalissima lite. Un gruppo di giovani, infatti, stava festeggiando una festa di compleanno in piazza; uno dei ragazzi aveva, perciò, stappato una bottiglia di spumante. Durante il brindisi, il presunto autore del reato avrebbe lanciato il contenuto del proprio bicchiere in area, bagnando quindi un altro dei presenti. Pertanto, tra i due sarebbe nata una lite. La vittima avrebbe, quindi, diviso i due conoscenti.
Per tutta risposta, l’arrestato si sarebbe allontanato con la propria autovettura, presumibilmente per armarsi. Subito dopo, sarebbe tornato ed avrebbe aggredito il ragazzo che lo aveva diviso dall’altro giovane durante la lite precedente, colpendolo con 9 coltellate alla schiena, mentre si trovavano per terra, a causa della colluttazione.
I Carabinieri, intervenuti sul posto subito dopo aver allertato i sanitari del 118, in modo tale che fossero prestati i primi soccorsi alla vittima 19enne, che è stata trasportata presso l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, fortunatamente non in pericolo di vita, si sono messi sulle tracce del presunto autore della violenta aggressione, il quale si era allontanato, rintracciandolo poco dopo. La successiva ed accurata perquisizione personale e domiciliare ha consentito di rinvenire, altresì, il coltello con cui l’arrestato avrebbe inflitto i propri colpi, che è stato sottoposto a sequestro per i successivi accertamenti.
Su disposizione dell’autorità giudiziaria, il giovane, fatta salva la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Taranto, in attesa di giudizio di convalida.