Decisivo il contributo di Udor e Africa, i due cani poliziotto della Polizia di Stato
La Polizia di Stato ha arrestato un 51enne pluripregiudicato tarantino perché ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Un’attenta attività info-investigativa ha permesso ai Falchi della Squadra Mobile di raccogliere indizi utili a ritenere che un noto pregiudicato tarantino destinatario in passato anche del regime carcerario “416 bis” ed attualmente agli arresti domiciliari aveva presumibilmente ripreso l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti in ingenti quantità da distribuire al dettaglio nel capoluogo jonico.
I lunghi servizi di controllo ed appostamento inizialmente non hanno fornito indicazioni sufficienti per delineare con certezza il modus operandi del presunto fornitore di cocaina.
Dopo alcuni giorni di appostamento, i poliziotti hanno deciso di approfondire la questione procedendo alla perquisizione domiciliare in casa del sospettato.
Con l’ausilio di Udor e Africa, i due cani antidroga del Team Cinofili della Polfrontiera di Brindisi, i risultati sono arrivati ben presto.
Nella camera da letto, all’interno del vano contenitore del letto matrimoniale, i cani poliziotto sono riusciti ad indicare la presenza di materiale utilizzato presumibilmente per il confezionamento delle dosi di droga che presentava ancora tracce di sostanza stupefacente.
Il ritrovamento delle bustine di cellophane e di una macchina per il sottovuoto ha ulteriormente insospettivo i poliziotti che hanno approfondito con estrema accuratezza la perquisizione degli ambienti.
Ulteriore impulso all’attività antidroga è scaturito ancora dai due infaticabili cani-poliziotto che con insistenza hanno indicato la probabile presenza di sostanze stupefacenti in un appartamento presente sempre sullo stesso pianerottolo di quello oggetto del controllo.
Dopo essere riusciti a recuperare la chiave della porta blindata di quell’abitazione che era ben nascosta in un cassetto della cucina, i poliziotti hanno controllato minuziosamente i locali, recuperando all’interno di una lavatrice, custodita in una borsa termica sette involucri in cellophane trasparente, sigillati in buste sottovuoto identiche a quelle rinvenute poco prima con all’interno cocaina, per un peso complessivo di circa 700 grammi ed un bilancino di precisione digitale, funzionante ancora intriso della stessa sostanza stupefacente.
Trasmessi gli atti all’autorità giudiziaria competente, l’uomo è stato arrestato ed accompagnato presso la casa circondariale del capoluogo.
Si ribadisce che per l’indagato vige il principio di innocenza fino a sentenza definitiva.