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06/08/2010 07:08:51 - Provincia di Taranto - Politica

Levata di scudi in difesa dell’ospedale di Massafra. E il “Giannuzzi” di Manduria non esiste?

 
« Il partito Democratico della Provincia di Taranto che ha da subito espresso forti dubbi sull’entità e la qualità della proposta di Piano di rientro dal deficit della sanità Pugliese presentato dall'assessore regionale alla sanità, valuta le proposte dall’Assessorato regionale nel dettaglio, rideterminate dalla direzione della ASL TA, se pure obbligate da criteri oggettivi definiti dal Ministero della Salute, misure troppo drastiche che, se da un lato giustificate dalla violazione del patto di stabilità sul bilancio ordinario della Regione, non possiamo permettere si scarichino sulla certezza dei livelli essenziali delle prestazioni e servizi sanitari già di per sé carenti nella provincia Jonica.
E’ evidente che queste misure entrano in forte contraddizione con il Piano della Salute presentato dalla Giunta solo qualche tempo fa ed è chiaro altresì che il PAL, già approvato dalla Regione ma non reso attuativo, frutto di concertazione con le rappresentanze istituzionali locali e le associazioni degli utenti e le OO.SS.,valido strumento di pianificazione locale di Servizio Sanitario in un’ottica di Sistema, rischia di essere vanificato.
Sul piano del metodo: se pure discutibile il comportamento da parte del Governo di rinviare la sottoscrizione dell’accordo sul Piano di rientro della regione Puglia e intollerabile la subordinazione della stessa firma al ritiro delle leggi ultime in tema di personale e internalizzazioneda parte della Regione Puglia, riteniamo la sospensione delle misure e delle azioni legate al Piano di rientro della Regione una opportunità di recupero di quella mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali, le rappresentanze istituzionali locali e con gli stessi gruppi consiliari a partire da quelli di maggioranza che ha già prodotto la giustificata mobilitazione delle comunità interessate direttamente e drasticamente dai tagli previsti dal Piano.
Il PD Jonico riconoscendosi e affermando il proprio ruolo di responsabilità di rappresentanza politica del bisogno di salute delle comunità di riferimento territoriale e a sostegno dell’azione del PD Puglia di rappresentanza e di proposta quale forza di maggioranza al governo della Regione Puglia in seno al Consiglio Regionale, preso atto dell’ineludibilità della manovra di rientro dal deficit, ritiene doveroso affrontare l’attuale momento di difficoltà, cogliendolo come una opportunità di rilancio dal punto di vista culturale e nel dettaglio con una proposta alternativa al Piano di razionalizzazione predisposto dal DG ASL TA, non certo con l’obiettivo di difendere l’esistente e ciò che non è difendibile, ma in una ottica di ricondurre a sistema, in raccordo funzionale tra loro le risorse esistenti strutturali,di servizi e umane recuperate ad un concetto di intensità delle cure e necessariamente di appropriatezza della risposta alla complessa domanda di salute del nostro territorio.
A tal proposito il PD Jonico ritiene urgente che vengano fissati da parte della Regione i tempi e modalità del percorso di riordino della sanità pugliese secondo il piano di rientro e venga data certezza all’attivazione del PAL ed avviare da subito il confronto con le parti datoriali private per giungere a preintese che fissino regole e certezze per l’accreditamento definitivo delle strutture private.
Auspichiamo che la direzione generale dell’Asl e la Giunta regionale ascoltino le nostre proposte e osservazioni tecniche al Piano di rientro con la speranza di recuperare un rapporto positivo e di non creare una ferita tra la nostra comunità e l’opportunità che dovrebbe assicurare l’attuale Governo regionale di centrosinistra, in termini di capacità di programmazione e gestione della sanità.
Premesso che, la proposta di Piano di Rientro dell’assessorato alla salute regionale e della Direzione Generale della ASL di Taranto
 - non tiene conto del congestionamento del POC SS Annunziata della ASL Ta.
 - Non esprime una organizzazione funzionale,
 - esegue tagli nell’area chirurgica,
 - congestiona ulteriormente l’area medica con un 
      concetto non accettabile, per i costi, di medicina con finalità sociali. Finalità non in accordo con le 
     prerogative di un POC, considerato che, le condizioni logistiche e l’affollamento del POC sono state analizzate a livello regionale determinando la scelta del progetto San Raffaele del Mediterraneo.
 
Il PD Jonico ritiene motivare la proposta alternativa di Piano di Rientro puntando al decongestionamento del Presidio Ospedaliero Centrale SS Annunziata.
In tal senso, la Struttura Ospedaliera di Massafra, in via di disattivazione, di recente sottoposta a lavori di ammodernamento, ristrutturazione edilizia e messa a norma di spazi dedicati ad attività chirurgica; struttura facilmente accessibile da qualsiasi direzione, ben servita da mezzi di trasporto pubblici (bus, treni), a pochi chilometri di distanza da Taranto, con collegamento stradale ottimale grazie alla SS 100 ed ai collegamenti diretti con la tangenziale per Grottaglie, ponte di P.Penna, e SS 106, può rappresentare una possibilità reale di decongestione del POC per quanto attiene le attività non ad alta intensità.
Si propone pertanto: l’accorpamento della struttura sita in Massafra al POC della ASL Ta per costituire un raccordo funzionale organizzato per intensità delle cure.
La proposta tiene conto del DM 13.09.88 relativo agli standard di posti letto per U.O.. DM su cui si basa la proposta regionale di rientro.
L’organizzazione per intensità delle cure permetterà di creare una razionalizzazione funzionale destinando finalmente il POC all’assistenza per degenze ad alta e media intensità e raccordandosi su Massafra con una sempre più necessaria grossaarea medico-chirurgica post acuzie. L’organizzazione potrà avvenire in forma dipartimentale con la creazione Strutture Semplici e Strutture Dipartimentali che faranno comunque riferimento alle UUOO del POC.
I posti letto che costituiranno l’area postacuzie medico-chirurgica del POC potranno ricavarsi trasferendo a Massafra :
 - 20 pl provenienti dalla medicina generale del SS Annunziata;
- 10 pl di lungodegenza da Grottaglie. ( previsti in aggiunta nel piano)
-  9 p.l. provenienti dalla pneumologia da istituire presso il plesso Moscati.
 
Per quanto attiene sempre il principio di decongestione del SS Annunziata , si propone a titolo semplificativo subordinandolo al parere tecnico della ASL:
·       Realizzazione presso Massafra di un centro specialistico di endocrinologia, metabolismo e fisiopatologia della riproduzione trasferendo 6 pl dell’Endocrinologia e 6 pl dell’Ostetricia. Resterebbero nel SS Annunziata 4 pl da destinare al trattamento dei disturbi dell’alimentazione, attrezzati per la degenza semi intensiva dei grandi obesi.
·       Si propone inoltre sempre a Massafra una chirurgia vascolare con dotazione di 5 pl provenienti dai pl del SS Annunziata.
·       trasferimento a Massafra i pl DH di Oncologia da Castellaneta , per un raccordo ottimale con il polo oncologico del POC.
·       Pronto soccorso:punto di primo intervento
 
Il tipo di degenza (ordinario o diurno), ed eventuali altre specialità non intensive, da localizzare a Massafra dovrà scaturire dal confronto tecnico con l’ASL.
Infine si avanza la proposta per concludere pensiamo che una cittadina di oltre 30.000 abitanti necessita di almeno 4-6 posti tecnici di UAL.
Si ribadisce con forza la necessità di rendere efficiente il Presidio Ospedaliero Centrale SS:Annunziata, decongestionandolo e minimizzando i disagi che la popolazione avverte e che derivano dall’affollamento e dalla concentrazione di attività che potrebbero essere localizzate presso altri plessi.
 Il PD reputa indispensabile questo livello organizzativo ,in attesa che si realizzi il Progetto San Raffaele.
Si concorda per quanto attiene la complessità della proposta di Piano di Rientro per la ASL TA della Direzione Generale, in riferimento alla scelta di Presidi Intermedi per Castellaneta , Martina Franca e Manduria.
Si fa propria la richiesta di contestualità delle operazioni di disattivazione del PO di Mottola e la sua riconversione in PO di Riabilitazione.
Ribadiamo il necessario perseguimento, in tempi brevi, dell’attivazione del PAL(Piano attuativo locale) per il raggiungimento di standard quantitativi e qualitativi di offerta di servizi e prestazioni sanitarie in un’ottica integrata tra ospedale e medicina del territorio, nonché il necessario raccordo con l’atto aziendale ai fini della coerenza organizzativa dell’Azienda al delineando nuovo assetto».
 
 
Francesca Battista
resp.le Sanità PD Taranto










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