giovedì 12 dicembre 2024


06/12/2024 11:48:45 - Provincia di Taranto - Cronaca

Gli indagati erano soliti rifornirsi nelle province di Bari e Brindisi, ridistribuendo il narcotico ai propri pusher tarantini, avvalendosi di vere e proprie “staffette” durante il trasporto e di “vedette” poste a vigilanza delle diverse piazze di spaccio

Stamani, nei territori delle province di Taranto, Bari, Brindisi, Lecce, Foggia e Cosenza, i Carabinieri del Capoluogo Ionico hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Lecce su richiesta dell’omonima DDA, entrambi concordi con il solido quadro indiziario raccolto dalla Sezione Operativa della Compagnia di Taranto che ha condotto le indagini.

L’operazione è scattata nelle prime ore del mattino, quando i militari della Compagnia di Taranto, con il supporto del personale del Nucleo Investigativo, delle Unità Cinofile di Bari e Potenza, dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri e dei Carabinieri degli altri Provinciali, hanno eseguito 21 provvedimenti restrittivi – 11 custodie cautelari in carcere e 10 misure cautelari degli arresti domiciliari – nei confronti di soggetti pugliesi tra i 20 e i 60 anni, ritenuti presunti responsabili, a vario titolo, del reato di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti pluriaggravata dall’essere i partecipi in numero superiore a dieci e dall'avere la disponibilità di armi”.

Le odierne misure scaturiscono da un’articolata attività di indagine avviata nel marzo del 2021 dal dipendente NORM-Sezione Operativa, a seguito del sequestro di un kg di sostanza stupefacente di tipo eroina rinvenuta nel palazzo condominiale in uso ad uno dei principali indagati, nella cui abitazione vennero rinvenuti anche 5.500 euro e materiale per il confezionamento.

L’indagine, protrattasi fino a dicembre 2021, è stata condotta attraverso intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (oltre 30.000 comunicazioni), supportate da numerosissimi servizi di osservazione controllo e pedinamento, attuati anche mediante l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza posti sulle principali vie della città.

Ad agosto 2022, a seguito di un ulteriore arresto in flagranza per duecentocinquanta grammi di cocaina, la Sezione Operativa ha avviato quello che può essere considerato il secondo filone investigativo. Tale attività, condotta tramite le medesime modalità investigative, si è conclusa all’inizio del 2023.

I due anni complessivi di attività investigativa hanno permesso di accertare l’esistenza di un gruppo criminale, con una precisa distribuzione di ruoli e compiti tra gli appartenenti, molto attivo nella vendita di sostanze stupefacenti (prevalentemente eroina e cocaina).

Gli affiliati comunicavano tra di loro utilizzando cellulari dedicati o in modalità citofonica, attraverso applicazioni online di messaggistica istantanea, per eludere eventuali intercettazioni.

In alcuni casi, sono state documentate richieste di droga dall’interno della casa circondariale tarantina da parte di uno dei soggetti (destinatario della misura cautelare), per la successiva vendita ad altri detenuti.

Gli indagati erano soliti rifornirsi nelle province di Bari e Brindisi, ridistribuendo il narcotico ai propri pusher tarantini, avvalendosi di vere e proprie “staffette” durante il trasporto e di “vedette” poste a vigilanza delle diverse piazze di spaccio.

Nel corso dell’indagine, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato ventitré soggetti – di cui sette destinatari di misura cautelare – nonché sequestrati circa 4,3 kg di droga e 2 pistole - di cui una con matricola abrasa - con il relativo munizionamento.

La vendita di droga avrebbe fruttato un volume di affari di circa 500.000 euro.











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