«A Fanuli, che ha annunciato che non rinnoverà la tessera, in più occasioni abbiamo suggerito di farsi promotore di proposte costruttive invece che limitarsi a criticare»
Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento di Gregorio Pizzi, attuale presidente di ANPI Manduria, che segue l’intervista rilasciata, proprio ieri, alla nostra testata da Salvatore Fanuli.
Ecco il testo.
«Il sottoscritto non si è mai proposto a candidarsi a presidente, ma sono stato proposto e democraticamente votato in assemblea, presieduta dal presidente provinciale ANPI» sostiene Gregorio Pizzi.
«Il bilancio, sia economico che politico, è stato ampiamente discusso e approvato in assemblea degli iscritti ANPI.
Il sig. Fanuli, per sua libera scelta, sapendo che le riunioni si convocano tramite avviso WhatsApp, ha preferito uscire dal gruppo.
Il sig. Fanuli sa anche che la nostra organizzazione è di natura volontaria e quindi non ha risorse economiche per utilizzare altri mezzi per invitare gli iscritti alle riunioni.
Il sottoscritto, insieme ad altri compagni di ANPI, si è prodigato a costituire un comitato, con altre associazioni, per la raccolta firme contro l’autonomia differenziata. Il sig. Fanuli si è presentato solo per firmare: meno male.
In piena estate, esattamente il 9 luglio scorso, la sezione ANPI di Manduria si mobilitò, insieme ad altre organizzazioni del territorio, appositamente invitate da ANPI ed anche alla partecipazione dell’Amministrazione comunale, a manifestare in piazza Garibaldi, contro la venuta di Vannacci ospite di Bruno Vespa. Non so dove fosse il sig. Fanuli.
Nella stessa data, prima della suddetta manifestazione, fummo impegnati ad installare la targa, indicante la via intitolata a Cosimo Moccia, Carabiniere Solidale, con il logo del comune di Manduria e quello dell’ANPI, fino ad allora strada sconosciuta, anche quando Fanuli era presidente;
Apprendo, oggi, l’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale, sia pure con qualche (discutibile) emendamento, circa l’aiuto ad Emergenzy a favore della popolazione di Gaza, in special modo dei bambini sopravvissuti.
Al sig. Fanuli, che contesta la gestione “politica” di ANPI, ho suggerito, e non solo io, ma anche altri componenti, che, al posto di entrare sempre in polemica e critica, si facesse promotore di proposte costruttive;
Il sig. Fanuli, quelle poche volte che ha partecipato (1, 2 o forse 3 riunioni), ha sempre manifestato il suo dissenso su tutto. Ripetendo, come un disco rotto, che l’elezione del sottoscritto non era valida.
Potrei continuare, ma mi limito a far presente al dimissionario tesserato che quando non si è d’accordo su qualcosa esiste lo Statuto al quale può avvalersi e fare ricorso. Questo in verità l’ho anche suggerito verbalmente. Per il sig. Fanuli le regole democratiche sono solo quelle che ha in mente lui. Suggerirei un rapido aggiornamento».