Una circolare del Ministero dell'Interno ha fatto chiarezza
Il Ministero dell’Interno ha fatto chiarezza sul ritorno alle urne per i Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020 e del 2021. Tali Comuni andranno al voto rispettivamente nella primavera del 2026 e nella primavera 2027: in entrambi i casi si allungherà il mandato quinquennale di qualche mese per poter tornare alle regole ordinarie.
La legge del 1991
Il Viminale ha precisato che torna a valere la regola prevista nella legge statale 182 del 1991. La normativa stabilisce che «le elezioni dei Consigli comunali si svolgono in un turno annuale ordinario da tenersi in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno se il mandato scade nel primo semestre dell'anno ovvero nello stesso periodo dell’anno successivo se il mandato scade nel secondo semestre». Era successo, nel periodo Covid, che il voto si tenesse nell’autunno e non nella prevista finestra 15 aprile–15 giugno, indicata dalla legge 182 del 1991. La domanda: quando avrebbero dovuto votare tali Comuni, considerato che lo slittamento aveva già allungato il mandato 5 anni prima?