Nasce il movimento per promuovere il referendum
Il sud della Puglia rivendica una sua autonomia e così da Lecce, Brindisi e Taranto nasce l’idea di costituirsi nella «Regione Salento». Ieri mattina presso lo studio del notaio Roberto Braccio in Piazza Cairoli a Brindisi è stato ufficialmente costituito il comitato promotore del referendum per il sì alla istituzione della Regione Salento.
Nel corso dell’assemblea dei soci fondatori l’editore leccese Paolo Pagliaro è stato nominato per acclamazione presidente del movimento. Nel breve discorso di insediamento Pagliaro ha spiegato come si tratti «della necessità, ormai consolidata, di andare oltre il progetto del grande Salento e riproporre invece u n’idea antica che, dal 1946 in poi, è più volte riemersa, rinverdendo i sogni della comunità tarantina, brindisina e leccese per far sì che i salentini possano finalmente autodeterminare il loro destino».
Il rilancio dell’idea della Regione Salento si traduce in un movimento trasversale con la partecipazione, nella fase costitutiva, di liberi professionisti, sindacati, intellettuali, imprenditori e associazioni, tutti esponenti della società civile.
«Alla base del progetto c’è la convinzione che l’istituzione di una Regione Salento autonoma oggi sia indispensabile, sia per ragioni economiche, che storico-antropologiche» ha affermato Pagliaro.
La Regione Salento sarebbe l’undicesima regione d’Italia su ventuno per numero di abitanti, con 1.800.000 residenti, ovvero più di Sardegna, Liguria, Marche, Abruzzo, Friuli, Trentino, Umbria, Basilicata, Molise, Valle d’Aosta. E vasta oltre 7.000 chilometri quad r at i .
Subito dopo la pausa feriale sarà convocata l’assemblea degli «stati generali della Regione Salento».
Contemporaneamente, annunciano i promotori, partirà la richiesta a tutti i consigli comunali delle province di Brindisi, Lecce e Taranto di esprimersi positivamente, deliberando a favore dell’ordine del giorno di ade sione al progetto di istituzione della nuova Regione. «Basterà che deliberino a favore i consigli comunali rappresentativi di un terzo dei residenti, e quindi di seicentomila tra leccesi, brindisi e tarantini, per ottenere il diritto alla convocazione di un referendum consultivo», spiegano al comitato. A quel punto se votando i cittadini si esprimeranno in maggioranza a favore del progetto, si potrà proporre al Parlamento di votare la legge costituzionale (Titolo V, Art. 132 della Costituzione) per l’isti - tuzione della Regione Salento. Un percorso evidentemente ancora lungo e dagli esiti incerti, ma da ieri formalmente incominciato.
Tutti i nomi dei soci fondatori - Nel movimento molti professionisti
Soci fondatori del Movimento sono Paolo Pagliaro, Stefano Adamo, Ninni Altamura, Marcello Bellacicco, Domenico Bianco, Marcello Congedo, Claudio D’Alba, Francesco Di Gregorio, Corradino Giuranno, Angelo Maci, Alfredo Melcarne, Roberto Missiani, Alfredo Prete, Piero Quarta Colosso, Franco Ruggiero e Cesare Vernaleone, che fanno parte del folto gruppo di promotori della prima ora, come il Prof. Luigi Melica ed il Prof Pierluigi Portaluri, Corrado De Pascalis, Antonio Spada, Paolo Fedele, Fabio Valenti, Patrizio Angelini, Grazia Maremonti, Patrizia Guastella, Caterina Bagnardi, Francesco, Pastore, Gabriele Greco, Beppe D’Ercole, Franco Ciardo, Giancarlo Colella, Emanuele Vilei, Biagio Buttazzo, Mauro Minnelli, Giuseppe Peluso, Antonio Corcella, Riccardo Riccardi, Mennella Scippa Stefanizzo, Francesco Pignatelli, Antonio Filograna, Rosaria Ricchiuto, Paolo Pellegrino, Hervè Cavallera, Floriano Negro. Nei prossimi giorni questi promotori verranno investiti di incarichi dirigenziali all’interno del movimento.