giovedì 26 dicembre 2024


13/12/2024 09:32:44 - Manduria - Attualità

Proprio in un’ottica di responsabilizzazione, i rappresentanti degli studenti, durante un momento di riflessione collettiva su queste tematiche, si sono fatti portavoce del loro impegno a rendersi protagonisti attivi e non spettatori passivi, in collaborazione con gli adulti di riferimento e con le istituzioni

Si è svolta ieri mattina, presso l’istituto tecnico-agrario “Luigi Einaudi” e l’I. C “Don Bosco” di Manduria, l’inaugurazione della segnaletica antibullismo, alla presenza del dirigente Angelo Prontera, del sindaco Gregorio Pecoraro. dell’assessore alle Politiche Sociali Fabiana Rossetti e delle autorità militari del paese.

Entrambi gli istituti scolastici, diretti ambedue dal DS Angelo Prontera, si sono dotati, grazie alla sempre proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale di Manduria, di un segnale anti-bullismo, simbolo dell’impegno che entrambe la comunità scolastiche hanno intrapreso nella lotta ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, con l’obiettivo di portare avanti un dettagliato protocollo di azioni utili a prevenire, contrastare ogni forma di violenza e prevaricazione.

Il progetto “scuola debullizzata”, unitamente all’attivazione della casella anonima per le segnalazioni, già attiva dalle prime settimane di scuola, si inserisce in un percorso educativo che mira a sensibilizzare i giovani sui temi del rispetto reciproco, della non violenza e della solidarietà, volto a garantire a tutti gli studenti serenità e ben-essere a scuola, affinché possano vivere parte della giornata in un ambiente inclusivo,attraente e stimolante.

“Non si tratta solo di un cartello posto all’ingresso della scuola – afferma il DS Prontera raggiunto dalla nostra redazione – ma di un messaggio forte e chiaro rivolto a tutti gli studenti che ogni mattina varcano il cancello del nostro istituto, dove non c’è spazio per i bulli o per comportamenti vessatori”.

E, proprio in un’ottica di responsabilizzazione, i rappresentanti degli studenti, durante un momento di riflessione collettiva su queste tematiche, si sono fatti portavoce del loro impegno a rendersi protagonisti attivi e non spettatori passivi, in collaborazione con gli adulti di riferimento e con le istituzioni, perché aumenti la consapevolezza dei buoni comportamenti nel gruppo dei pari e perché atti di sopraffazione e denigrazione del prossimo vengano sempre segnalati. Gli stessi studenti hanno concluso il loro intervento constatando che in rete si può fare tanto e che i giovani hanno bisogno di sentirsi parte di una comunità che li protegga e che garantisca attenzione costante ai loro bisogni.

Un’iniziativa, dunque, che rappresenta un esempio di come la scuola possa diventare un luogo di prevenzione e promozione di valori fondamentali per la crescita personale e collettiva degli studenti.











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