La squadra è composta dalle studentesse Marta Duggento (5AS), Sara Ma (5AS), Eleonora Guarino (5CS), Aurora Mazza (5CS), Alice Massafra (5BS), Isabella Montalbano (4AS), guidate dai docenti Cosimo Prisciano e Roberto Spagnolo
Grande successo per le studentesse del liceo De Sanctis-Galilei di Manduria che hanno conquistato il secondo posto nella seconda edizione della "Coppa Ipazia", gara a squadre femminile di fisica, svoltasi l’altro ieri presso il Liceo C. De Giorgi di Lecce
La competizione, organizzata dalla sezione salentina dell’ AIF (Associazione Italiana per l’Insegnamento della Fisica), e destinata a sole studentesse, con l’intento di promuovere l’interesse femminile verso le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), contribuendo a colmare il divario di genere in ambito scientifico, consiste nella soluzione di 15 complessi problemi di fisica, da elaborare in team, in un tempo massimo di 2 ore. 13 le squadre in rosa per questa seconda edizione del premio (6 dalla provincia di Lecce, 4 dalla provincia di Brindisi, 3 dalla provincia di Taranto).
La squadra del liceo De Sanctis-Galilei, composta dalle studentesse Marta Duggento (5AS), Sara Ma (5AS), Eleonora Guarino (5CS), Aurora Mazza (5CS), Alice Massafra (5BS), Isabella Montalbano (4AS, riserva), guidata dai docenti referenti prof. Cosimo Prisciano e prof. Roberto Spagnolo, ha conseguito il secondo posto, ad una manciata di punti dalla squadra vincitrice (istituto Stampacchia di Tricase).
“Le soluzioni, non appena elaborate, venivano consegnate alla giuria da ciascuna squadra, che acquisiva punteggio in relazione al valore di quel problema e al tempo impiegato per risolverlo” – ha spiegato il prof. Roberto Spagnolo - “La nostra squadra ha oscillato tra la quinta e la terza posizione per la prima fase della gara, poi, a 16 minuti dalla fine, armata di un ottimo approccio di gioco, si è portata in prima posizione per poi attestarsi definitivamente in seconda. Una competizione avvincente, in un’atmosfera sana, positiva, solidale”.
“Mirabile l’idea di AIF di pensare ad una competizione esclusivamente al femminile – sottolinea il prof. Cosimo Prisciano – per implementare il conseguimento delle lauree scientifiche da parte delle donne, capaci di offrire a questi studi il loro speciale apporto. E bellissima l’idea di averla dedicata ad Ipazia di Alessandria”. Matematica, astronoma e filosofa del IV sec.d.C., nota per l’alto livello cui giunsero i suoi studi ma trucidata dal dogmatismo fondamentalista, Ipazia è ancora oggi simbolo della libertà di pensiero e dell’indipendenza della donna. Al suo nome è dedicato il Centro Internazionale Donne e Scienza, creato nel 2004 dall’UNESCO a Torino per sostenere lo studio, la ricerca e la formazione in particolare delle donne scienziate del Mediterraneo.
“Questo risultato dimostra il valore e la preparazione delle nostre studentesse, un traguardo che ci riempie di orgoglio - ha commentato il dirigente scolastico Maria Maddalena Di Maglie - Siamo felici di sostenere iniziative come questa, che incoraggiano una piena partecipazione delle ragazze nelle STEM. Credo fermamente che il futuro dell’innovazione e del progresso passi anche attraverso una maggiore equità di genere, e che le donne abbiano uno sguardo unico e insostituibile da offrire nella risoluzione di problemi complessi. Sono certa che queste giovani donne sapranno portare con sé non solo la consapevolezza delle loro competenze, ma anche la responsabilità di ispirare altre ragazze a intraprendere percorsi formativi e professionali in ambito scientifico”.
Il liceo De Sanctis-Galilei si conferma così un punto di riferimento per l’eccellenza formativa e il coinvolgimento delle giovani studentesse in ambito STEM, proseguendo con entusiasmo verso nuovi successi.
Questa l’ntervista alle studentesse Eleonora Guarino (5CS), Aurora Mazza (5CS), Marta Duggento (5AS)
Complimenti, ragazze! Come è stata questa esperienza?
“È stata un’esperienza sicuramente formativa, - ha spiegato Eleonora Guarino (5CS) - e al tempo stesso molto stimolante e divertente. Inizialmente la tensione si è fatta sentire, ma una volta cominciata la gara ha prevalso il desiderio di dare il meglio, insieme alle mie compagne di squadra”.
Ci sono stati momenti di particolare complessità che pensavate di non superare?
“Durante la gara non ci sono stati momenti particolarmente difficili – ha detto Aurora Mazza (5CS) - eravamo tutte abbastanza tranquille. Ovviamente l'attesa di scoprire se i risultati di un esercizio fossero corretti ha generato un po' di suspence nel gruppo, ma questo ha reso l'esperienza ancora più coinvolgente. La fisica, spesso percepita come una disciplina complessa, viene affrontata in modo più piacevole e motivante grazie alla competizione”.
Come avete organizzato il vostro lavoro in team?
Il corso di preparazione che abbiamo seguito nella nostra scuola ampliare si è rivelato fondamentale - continua Aurora Mazza - per sviluppare e rafforzare la nostra capacità di collaborazione in gruppo. Abbiamo adottato un metodo di lavoro basato sulla collaborazione in coppie, che si è rivelato molto efficace. Nella fase di risoluzione, una delle due si occupava delle formule, mentre l'altra eseguiva i calcoli e controllava eventuali errori. Una volta ottenuto un risultato, lo confrontavamo sempre con il resto del gruppo per verificarne la correttezza, garantendo così una maggiore precisione e affidabilità nel lavoro. Mi piace particolarmente risolvere i problemi di fisica in gruppo, dove la collaborazione arricchisce l'esperienza e facilita la comprensione.
Cosa vi ha dato questa esperienza? Continuerà la vostra passione per la fisica?
“Questa esperienza mi ha permesso di mettermi in gioco, di collaborare e confrontarmi con altre ragazze che, come me, amano le materie scientifiche – dice Eleonora Guarino - Credo che la mia passione per la fisica e, in generale, per le materie scientifiche, sia dovuta al fatto che tali discipline sono in grado di stimolare sempre la mente, ponendo problemi da risolvere attraverso il ragionamento e invogliando a superare i propri limiti”
“Credo che la fisica sia una delle materie migliori insegnate nella scuola – ha spiegato Marta Duggento (5AS) - perché ci aiuta a capire come funziona il mondo intorno a noi, non si tratta solo di studiare ma anche di applicare quanto appreso e questa è una cosa meravigliosa. I miei progetti per il futuro riguardano senz’altro facoltà scientifiche, probabilmente la facoltà di Biotecnologie farmaceutiche oppure Chimiche e tecniche farmaceutiche”.