I poliziotti hanno recuperato anche il telefono cellulare del 24enne accertando la sua intensa attività nel vendere i petardi rinvenuti attraverso una delle più comuni applicazioni di messaggistica istantanea
La Polizia di Stato ha arrestato un pregiudicato tarantino perché ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione illegale di materiale esplodente.
Il personale dei Falchi della Squadra Mobile, nel corso di mirati servizi di contrasto alla vendita illegale di fuochi d’artificio e artifizi pirotecnici non conformi alla normativa vigente, hanno effettuato un controllo in casa di un pregiudicato tarantino di 24 anni residente in Città Vecchia.
Nel corso della perquisizione, i poliziotti in una piccola mansarda adibita a stanza da letto hanno rinvenuto, pericolosamente accatastati tra loro all’interno di una busta di tela, quasi 100 petardi dal peso lordo di 40 grammi ciascuno.
Dopo il rinvenimento dei petardi, i Falchi, presumendo che questi potessero essere riconducibili a veri e propri manufatti artigianali illegali, hanno chiesto l’ausilio dei colleghi del Nucleo Artificieri di Taranto che, dopo un’attenta analisi, hanno confermato l’elevata pericolosità accertando anche che le etichette apposte sui singoli petardi erano palesemente false e prive delle istruzioni previste dalla normativa vigente.
Nel corso del controllo, i poliziotti hanno recuperato anche il telefono cellulare del 24enne accertando la sua intensa attività nel vendere i petardi rinvenuti attraverso una delle più comuni applicazioni di messaggistica istantanea.
Dopo aver trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria, il giovane è stato arrestato e messo in regime degli arresti domiciliari.
I manufatti esplosivi artigianali sono stati sequestrati e presi in consegna dal personale specializzato per la successiva distruzione.