Per loro l’accusa di aver approfittato, a vario titolo, di un uomo solo, facendosi versare sul conto della moglie del carabiniere 184mila euro
Avrebbero ingannato un anziano, facendosi versare 184 mila euro grazie anche alla collaborazione di un avvocato che avrebbe dovuto assistere la vittima dell’imbroglio in un contenzioso con la banca.
Per le ipotesi di reato di circonvenzione di incapace, truffa aggravata, violenza privata, infedele patrocinio, auto riciclaggio, riciclaggio e peculato la mattina del 30 dicembre è scattata un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per quattro persone emessa dal gip del tribunale di Taranto, Rita Romano, su richiesta del pm Marzia Castiglia. Gli arrestati sono un brigadiere dei carabinieri, sua moglie, un avvocato, oltre a una quarta persona.
La vittima è un uomo di oltre 80 anni, in condizioni di inferiorità fisica e psichica, abitante in una casa nelle campagne attorno a Martina, senza parenti né amici. I due hanno convinto l’anziano a versare sul loro conto corrente cointestato 184.000 euro che sarebbero dovuti servire innanzi tutto al sostentamento ed alla cura dell‘ottantenne e anche alla tutela nei confronti della banca con cui aveva avviato un contenzioso. Al contrario, secondo le conclusioni dell’indagine, la somma sarebbe stata utilizzata in parte per estinguere un mutuo. Poi per rimborsare finanziamenti vari e per 1’acquisto di beni mobili e immobili.
Un’ultima quota sarebbe stata trasferita su conti intestati solo alla moglie del carabiniere «per ostacolare 1’identificazione della provenienza delittuosa».