Il segretario Massimo Serio: “Basta speculazioni sul nosocomio, si pensi alla salute dei grottagliesi”
Il Partito Democratico di Grottaglie prova a fare chiarezza sulla miriade di voci discordanti e spesso mendaci che si rincorrono in questi giorni circa il piano di rientro dal deficit sanitario promosso dal governo regionale guidato da Nichi Vendola.
Le rettifiche avvengono in una nota a firma del segretario cittadino Massimo Serio.
«È un dato di fatto – sottolinea Serio – che l’Ospedale San Marco ha rischiato nelle scorse settimane un drastico ridimensionamento. La grave situazione economica nella quale versano le Aziende sanitarie di quasi tutte le Regioni impone dei tagli dolorosi, ai quali devono adeguarsi i presidi ospedalieri di molti territori, comprese tutte le sei province pugliesi. Sacrifici necessari, a fronte della scure dei tagli del governo Berlusconi e di Tremonti che si è abbattuta sugli italiani e in particolare sui pugliesi, penalizzati oltremodo senza alcun ragionevole motivo.
Nessuna discriminazione del San Marco quindi, ma tagli orizzontali che, sebbene a nostro avviso avrebbero potuto essere ragionati in un percorso politico e istituzionale condiviso, erano in fin dei conti necessari.
Non bisogna però dimenticare che in taluni casi la suddetta emergenza avrebbe potuto concretizzarsi addirittura nella chiusura del nosocomio. Una eventualità inaccettabile per il Pd, che ha subito preso per primo le difese della struttura che, se rimossa, avrebbe costituito una grave perdita per la città delle ceramiche. Inutile ricordare che il San Marco costituisce un polo d'eccellenza per quanto riguarda il reparto di Ostetricia, scelto annualmente da oltre mille donne come luogo nel quale dare alla luce i propri figli, ossia quanto di più prezioso vi è al mondo. Senza l'intervento del Pd cittadino e jonico, ai quali va riconosciuto il merito di aver tenuto alta la guardia mediatica e politica sui rischi corsi dal nosocomio, probabilmente adesso non si discuterebbe di tagli, ma di migrazioni obbligatorie verso altre e lontane strutture. Crediamo che, dopo aver salvato il San Marco dalla chiusura, sia giunto il momento di dire basta a speculazioni propagandistiche che non fanno altro che alimentare reazioni scomposte e incertezza nei cittadini, che temono uno smantellamento dei servizi con conseguente impossibilità a ricevere le cure adeguate alle quali hanno diritto. Giocare con la salute della gente non è il comportamento che si richiede ad una classe dirigente accorta e responsabile, che dovrebbe cercare il confronto attraverso i mezzi concessi dalla normativa vigente e non impugnando all'occorrenza il megafono della demagogia. Ai cittadini – conclude il Segretario del Pd - diciamo di stare tranquilli; grazie ai celeri interventi delle scorse settimane il peggio è passato e il San Marco non chiuderà. Si apre ora una nuova fase che chiederà ai nosocomi maggiore qualità e una razionalizzazione efficace. Il Pd cittadino e jonico saranno, come nelle scorse settimane, in prima fila nel vigilare sul corretto svolgimento di questo processo, che deve concludersi tenendo conto di un'unica, irrinunciabile caratteristica: la salute dei cittadini di Grottaglie».
Le rettifiche avvengono in una nota a firma del segretario cittadino Massimo Serio.
«È un dato di fatto – sottolinea Serio – che l’Ospedale San Marco ha rischiato nelle scorse settimane un drastico ridimensionamento. La grave situazione economica nella quale versano le Aziende sanitarie di quasi tutte le Regioni impone dei tagli dolorosi, ai quali devono adeguarsi i presidi ospedalieri di molti territori, comprese tutte le sei province pugliesi. Sacrifici necessari, a fronte della scure dei tagli del governo Berlusconi e di Tremonti che si è abbattuta sugli italiani e in particolare sui pugliesi, penalizzati oltremodo senza alcun ragionevole motivo.
Nessuna discriminazione del San Marco quindi, ma tagli orizzontali che, sebbene a nostro avviso avrebbero potuto essere ragionati in un percorso politico e istituzionale condiviso, erano in fin dei conti necessari.
Non bisogna però dimenticare che in taluni casi la suddetta emergenza avrebbe potuto concretizzarsi addirittura nella chiusura del nosocomio. Una eventualità inaccettabile per il Pd, che ha subito preso per primo le difese della struttura che, se rimossa, avrebbe costituito una grave perdita per la città delle ceramiche. Inutile ricordare che il San Marco costituisce un polo d'eccellenza per quanto riguarda il reparto di Ostetricia, scelto annualmente da oltre mille donne come luogo nel quale dare alla luce i propri figli, ossia quanto di più prezioso vi è al mondo. Senza l'intervento del Pd cittadino e jonico, ai quali va riconosciuto il merito di aver tenuto alta la guardia mediatica e politica sui rischi corsi dal nosocomio, probabilmente adesso non si discuterebbe di tagli, ma di migrazioni obbligatorie verso altre e lontane strutture. Crediamo che, dopo aver salvato il San Marco dalla chiusura, sia giunto il momento di dire basta a speculazioni propagandistiche che non fanno altro che alimentare reazioni scomposte e incertezza nei cittadini, che temono uno smantellamento dei servizi con conseguente impossibilità a ricevere le cure adeguate alle quali hanno diritto. Giocare con la salute della gente non è il comportamento che si richiede ad una classe dirigente accorta e responsabile, che dovrebbe cercare il confronto attraverso i mezzi concessi dalla normativa vigente e non impugnando all'occorrenza il megafono della demagogia. Ai cittadini – conclude il Segretario del Pd - diciamo di stare tranquilli; grazie ai celeri interventi delle scorse settimane il peggio è passato e il San Marco non chiuderà. Si apre ora una nuova fase che chiederà ai nosocomi maggiore qualità e una razionalizzazione efficace. Il Pd cittadino e jonico saranno, come nelle scorse settimane, in prima fila nel vigilare sul corretto svolgimento di questo processo, che deve concludersi tenendo conto di un'unica, irrinunciabile caratteristica: la salute dei cittadini di Grottaglie».