L’arcivescovo Oscar Romero fu ucciso il 24 marzo 1980: fu così messa a tacere la voce che nella nazione centroamericana denunciava, senza paura, violenze, sequestri, omicidi, indicando responsabilità e complicità
Si intitola “Oscar Romero – Ho udito il grido del mio popolo” il saggio di Anselmo Palini che sarà presentato venerdì prossimo, 28 marzo, alle ore 19, presso l’oratorio San Biagio di Avetrana. Dialogherà con l’autore Domenico Facchini, della sezione di Oria dell’Unione Giuristi Carttolici Italiani.
L’evento culturale è promosso dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani, dall’Unità Pastorale Avetrana, dall’Azione Cattolica della Diocesi di Oria e dal presidio Libera di Manduria, in collaborazione con Editrice Ave.
Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta del Novecento, un piccolo Paese latinoamericano fino ad allora mai salito agli onori della cronaca, El Salvador, diviene improvvisamente famoso in tutto il mondo, in quanto si trova ad essere una pedina fondamentale nei contrasti fra le superpotenze mondiali impegnate in una nuova guerra fredda. In questo Paese, lunedì 24 marzo 1980, verso le ore 18,25, mentre sta celebrando la Santa Messa, appena terminata l’omelia, l’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, è colpito al cuore da un colpo di arma da fuoco. Caricato su una vettura, muore poco dopo in ospedale. Viene così messa a tacere la voce che nella nazione centroamericana denuncia, senza paura, violenze, sequestri, omicidi, indicando responsabilità e complicità. Si tratta di una voce scomoda per le oligarchie politiche ed economiche che si definivano cattoliche e sostenevano di lottare per la difesa della civiltà cristiana contro il comunismo. Per i poveri e gli oppressi è invece una voce amica e fedele, l’unica difesa contro i soprusi e le prepotenze.
Il paradosso della vicenda di Oscar Romero è che quest’uomo della tradizione, questo pastore d’anime che aveva del vescovo una visione classica e tridentina e che per gran parte della sua vita non ha avuto alcuno interesse per la politica e per le questioni sociali, ad un certo punto, rifacendosi ai documenti del Concilio e a Paolo VI, ha compreso sempre più chiaramente, di fronte alle violenze che colpivano i suoi sacerdoti e i suoi fedeli, che era proprio dovere illuminare le realtà terrene con gli insegnamenti del Vangelo. Come giustamente ha scritto il card. Carlo Maria Martini, Romero è stato dunque «un vescovo educato dal suo popolo». Da una terra dove scorreva il sangue, dove gli oppositori erano fatti scomparire, dove i diritti umani erano calpestati, la voce dell’arcivescovo di San Salvador, libera e autorevole, ha oltrepassato le frontiere ed è stata sentita in tutto il mondo. Quando si rese conto delle sofferenze del suo popolo, Romero ne ebbe compassione e da buon pastore se ne fece carico. Andò consapevolmente incontro alla morte e non vi si sottrasse: la logica evangelica gli chiedeva questo e lui vi aderì.
Il presente libro vuole rappresentare un contributo per far conoscere la straordinaria vicenda di questo vescovo, che pagò con la vita il proprio servizio al Vangelo. Si tratta di un lavoro che intende essere preciso e rigoroso, ma non specialistico. Ha dunque un carattere divulgativo. Non è un testo celebrativo o agiografico, bensì una ricostruzione puntuale e documentata della biografia di Oscar Romero e una riproposizione del suo pensiero grazie ai molti riferimenti alle omelie e agli scritti. Con le numerose note, con la contestualizzazione storica di testi e di vicende, si intende offrire a tutti la possibilità di accostarsi alla testimonianza, oggi più che mai attuale, che Oscar Romero ha offerto con la propria vita e con le proprie scelte.
Anselmo Palini, bresciano, nei suoi libri ha approfondito in particolare i temi della pace, dell’obiezione di coscienza, dei diritti umani e, più recentemente, le problematiche connesse con i totalitarismi e le dittature del XX secolo, ricercando in particolare le testimonianze di chi si è opposto a tali sistemi dittatoriali. Con l’editrice Ave ha pubblicato: Testimoni della coscienza (2005); Voci di pace e di libertà (2007); Primo Mazzolari. In cammino sulle strade degli uomini (2012); Più forti delle armi. Dietrich Bonhoeffer, Edith Stein, Jerzy Popieluszko (2018); Primo Mazzolari. Un uomo libero (rist. 2019); Oscar Romero. “Ho udito il grido del mio popolo” (rist. 2020); Marianella García Villas (rist. 2020); Don Pierino Ferrari. “Vestito di terra, fasciato di cielo” (rist. 2020); Hélder Câmara. “Il clamore dei poveri è la voce di Dio” (2020); Juan Gerardi. Nunca más-Mai più (2021); Enrique Angelelli. “Soltanto il Vangelo, con il commento della nostra vita” (2023); Pierluigi Murgioni. “Dalla mia cella posso vedere il mare” (nuova ed. 2024); Teresio Olivelli. Ribelle per amore (rist. 2025).
Altri suoi libri sono stati pubblicati con l’editrice La Scuola di Brescia, con la Libreria Editrice Vaticana, con le edizioni Messaggero di Padova, con le edizioni Paoline e con Città Nuova di Roma.