sabato 12 aprile 2025


06/04/2025 09:14:30 - Manduria - Attualità

La degustazione dei prodotti del progetto “Grano Senatore Cappelli”, la visita guidata a palazzo Imperiali-Filotico e le relazioni di Giovanni Sammarco, Paola Dinoi e Saverio Fella

 

Questo il resoconto delle conferenze della scorsa settimana promosse dal centro culturale di formazione permanente “Plinio il Vecchio”.

Domenica 30 marzo: degustazione prodotti progetto “Grano Senatore Cappelli”

Domenica 30 marzo l’associazione ha completato il suo ciclo di degustazioni relative al Progetto grano senatore Cappelli.

Un nutrito gruppo di oltre 40 partecipanti ha confermato l’interesse per il progetto.

Il progetto, articolato su una serie di incontri in sede e su una esperienza di coltivazione diretta, si è completato con incontri di degustazione di prodotti, pane e pasta, ricavati da grano senatore Cappelli, coltivato secondi metodi tradizionali e assolutamente naturali.

Il pranzo si è tenuto, al solito, presso il ristorante Casalnuovo.

Il clima conviviale dell’incontro è stato contrappuntato dagli interventi del presidente Gabriella Andrisano e del curatore del progetto Patrizio Fontana.

Fra citazioni storiche, rimandi a presenze antiche e moderne in letteratura e poesia, precisazioni merceologiche e tecniche, condotte con brio e coinvolgenti, la narrazione di questo progetto ha trovato una partecipazione attenta ed entusiasta, anche da punto di vista degustativo

Lunedì 31 marzo: prof. Giovanni Sammarco “Ebraismo ed antisemitismo tra storia e poesia: origine del razzismo”

In questo incontro è stato evidenziato come accanto ad un antigiudaismo pagano, bisogna annoverarne anche uno cristiano. Un commento è stato fatto al passo di Matteo (27,25) in cui viene attribuita la morte di Cristo agli Ebrei. Dopo che Ponzio Pilato se ne lavò le mani durante il processo, il popolo esclamò "il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli." Ciò fu un supporto all'accusa di deicidio e fu anche la base teologica per l'antigiudaismo cristiano che consentì di muovere un forte attacco all'ebraismo. Anche la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. ad opera dell'imperatore Tito fu interpretata in tale ottica. Le parole di Matteo furono considerate una confessione di colpevolezza e legittimarono gli atti di violenza contro gli Ebrei. Un supporto fu considerato anche il brano della Genesi (4,12) in cui si afferma che il sangue di Abele ricade su Caino che avrà una vita raminga. Stessa punizione ci sarà per il popolo ebraico. Solo in tempi recenti si è registrata una ritrattazione a proposito dell'antigiudaismo cristiano. Nel 1959 scomparve la dicitura "perfidi judaei" dalla liturgia del venerdì santo. Giovanni XXIII° aveva fatto un ripensamento in seno al concilio vaticano II' con la dichiarazione "nostra estate" pubblicata nel 1965.  Giovanni Paolo II nel 1986 il 13 aprile varcò la soglia della sinagoga a Roma definendo gli ebrei "nostri fratelli maggiori". Nel 1998 sempre con Giovanni Paolo II ci fu una profonda riflessione sulla Shoah e nel 2000 in occasione dell'anno giubilare ci fu una richiesta di perdono per l'aiuto che si sarebbe potuto dare agli ebrei durante la persecuzione nazista e che non ci fu, o fu troppo inefficace. In sintesi si affermava che l'antica condanna dell'ebreo fu un errore che condizionò la vita della chiesa. Tra il prima e il dopo come punto di raccordo c'è il giudizio di Hans Kung professore di teologia dogmatica all'università di Tubinga che si può condensare in queste parole: L'antigiudaismo nazista fu certamente opera di assassini. Ma ciò non sarebbe stato possibile senza i 2000 anni di antigiudaismo cristiano.

Martedì 1 aprile: dott.ssa Paola Di Noi “Vaccinare o non vaccinare” Questo è il problema….o forse no!”

Il vaccino è un prodotto costituito da una piccolissima quantità di microrganismi (virus o batteri) resi inoffensivi perché uccisi o attenuati, o da una parte di essi. Sono in grado di stimolare nell’organismo la naturale reazione immunitaria producendo anticorpi specifici, senza creare uno stato di malattia conclamato. Al pari dell’infezione naturale, essi sono in grado di creare una memoria immunologica di lunga durata, che permetterà all’individuo, quando verrà a contatto con il microrganismo patogeno, di produrre più velocemente anticorpi specifici ed efficaci per distruggerlo.

Si è partiti ripercorrendo la storia dei vaccini, a partire dal 1796 quando Edward Jenner effettuò la prima vaccinazione contro il vaiolo. La parola vaccino deriva dal latino vaccinus (vacca), proprio perché il primo vaccino è stato prodotto da pustole vaiolose di bovidi.

La vaccinazione è una misura di profilassi, cioè preventiva. I vaccini sono il più efficace degli interventi in campo medico mai scoperti dall’uomo, secondi solo alla potabilizzazione delle acque in termini di riduzione della mortalità umana. Si stima che grazie ai vaccini si prevengono più di 2,5 milioni di morti ogni anno.

Purtroppo però, dopo che per decenni hanno aiutato a debellare malattie come il vaiolo o a ridurne drasticamente altre come la poliomielite, oggi sono “sotto assedio”, bersaglio di numerose critiche, che spesso però sono infondate e scientificamente scorrette.

Per una scelta consapevole bisogna conoscere e soppesare da un lato i rischi legati alla vaccinazione (alcuni lievi, altri gravi, fino a quelli mortali stimati circa nell’ordine di 1/milione), dall’altro i rischi legati alla malattia infettiva e quelli derivanti dall’assunzione di trattamenti per alleviarne i sintomi.

Si è inoltre approfondito il calendario vaccinale, dove sono consigliate le vaccinazioni specifiche per ogni età: per gli adulti, quelle per l’herpes zoster e quello influenzale annuale sopra i 50 anni di età, quello del SARS-CoV-2 annuale sopra i 60 anni, quello dello pneumococco sopra i 65 anni.

Mercoledì 2 aprile: Visita guidata a Palazzo Imperiali – Filotico

Il 2 aprile l’associazione culturale “Plinio il Vecchio” ha ripreso il percorso di approfondimento culturale sul patrimonio storico/artistico della città.

Dopo il doveroso inizio nel Parco Archeologico, fresco di interventi di recupero e di aumento della fruibilità, si è scelto di procedere con una visita al cosiddetto castello, ossia al Palazzo Imperiali-Filotico.

La visita è stata preceduta da un incontro preparatorio in sede; in quell’occasione l’avv. G. P. Capogrosso ha tracciato un profilo storico della costruzione, dalle origini alle varie trasformazioni ed ai vari passaggi di proprietà succedutisi nel tempo.

Un gruppo di circa 40 associati ha partecipato all’evento.

Con la ormai usuale guida della dott.ssa Angela Greco, e approfittando dalla cortese ospitalità e disponibilità dell’arch. Nino Filotico, la visita si è articolata in un approccio storico e descrittivo della struttura, della sua splendida scalinata e di alcuni ambienti del Palazzo.

La conoscenza diretta e così esemplarmente commentata sicuramente porterà ad una più compiuta consapevolezza della forte identità storica, artistica e culturale della nostra Città; tutto questo in linea con le finalità statutarie dell’associazione.

Venerdì 4 aprile: dr. Saverio Fella:“Materie plastiche, microplastiche e nano plastiche”

Ogni periodo della storia dell’umanità è stato caratterizzato dall’impronta che l’uomo ha dato all’ambiente.

Dal momento della sua invenzione, la plastica è rapidamente diventata uno dei materiali più diffusi al mondo. Qualcuno ha definito la plastica un materiale che la natura aveva dimenticato di creare. La storia della plastica ci riporta indietro di oltre 150 anni e passa attraverso diverse innovazioni tecnologiche. Praticamente risale periodo dell’unità d’Italia.

Al contrario di quanto si possa pensare oggi, la plastica non è nata per trasportare l’acqua, ma per rendere più sostenibili le partite di biliardo.

Infatti verso la metà dell’800, nei salotti e nelle sale da gioco si usavano delle pregiate sfere in avorio, materiale elegante ma letale per la salute degli elefanti.

Fu così che una nota fabbrica americana offrì una ricompensa di diecimila dollari a chi avesse proposto un materiale alternativo alle zanne dei pachidermi.

Le materie plastiche comunemente dette anche resine sintetiche sono di un materiale che non esiste in natura, costituite mediante sintesi chimiche utilizzando come materie prime il petrolio, metano, carbonio, legni, acqua e aria.

Si ottiene così un prodotto molle e pastoso con spiccate propriètà plastiche che poi viene tagliato e ridotto in pellet. Saranno poi altri stabilimenti che riscaldando il pellet otterranno una mescola liquida che con vari procedimenti si trasformeranno negli oggetti di uso quotidiano. Nella fase di polimerizzazione, vengono aggiunte altre sostanze additive che gli conferiscono il colore e le proprietà desiderate:

I procedimenti saranno diversi a seconda del prodotto finito che si vuole ottenere.

Le materie Plastiche si dividono in:

  • Termoplastiche;
  •  Termoindurenti;
  • Elastomeri

Utilizzo più comune delle materie plastiche:3,3% in agricoltura, 5,8% in elettronica, 8,9% in industria automobilistica, 19,7% in edilizia 39,9 % in imballaggi e packaging, 22,4% altro.

Le plastiche esistenti e utilizzate sul mercato sono 7. Ad ognuna di queste 7 tipologie di plastiche è assegnato un numero posto all’interno di un triangolo. Le plastiche che vanno dall’1 al 6, presentando diversi gradi di riciclabilità, sono tutte riutilizzabili, l’unica non riciclabile è infatti la plastica “numero” 7. 

Pertanto la plastica è riciclabile infatti triturando le bottiglie di PET, PVC e PE senza prima separarle si ottiene la plastica eterogenea o mista, di minor qualità e sono usate direttamente per costruire panchine, fioriere, giochi per parchi e giardini etc.

Quindi non è la plastica che inquina, ma tutti coloro che lasciano sacchetti ed oggetti di plastica in giro nell’ambiente.

Questi gli incontri programmati per la prossima settimana:

Lunedì 7 aprile: prof. Giovanni Sammarco “Ebraismo e antisemitismo tra storia e poesia: origine del razzismo”

Martedì 8 aprile: avv. Giuseppe Pio Capogrosso “Manduria a fine ‘800 tra l’educazione giovanile dei salesiani e le tournée musicali della banda

Mercoledì 9 aprile: ing. E. Tarentini “L’infosfera e l’oceano digitale in cui navighiamo”

Giovedì 10 aprile: dr. A. Dimitri “L’essere sospeso. Discorso sulla ‘ansia”

Venerdì 11 aprile: prof. Giovanni Sammarco “Ebraismo e antisemitismo tra storia e poesia: origine del razzismo”











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