martedì 29 aprile 2025


16/04/2025 16:51:54 - Provincia di Taranto - Attualità

Ospiti dell’iniziativa la moglie di Antonio Maglio, la signora Maria Stella Calà, e il campione paraolimpico di nuoto con autismo Marco D’Aniello

Piantare un albero, oltre a tutelare l’ambiente, può ricordare un “giusto”: un uomo o una donna che ha fatto del bene salvando vite umane e difeso la dignità della persona.

Questo è quello che è stato fatto nella mattinata del 7 aprile, grazie all’iniziativa presa dall’istituto comprensivo statale di San Marzano di San Giuseppe, guidato dal dirigente Antonio Libardi.

Una mattinata intensa iniziata con l’incontro degli studenti dell’istituto, alle ore 9, con il campione paraolimpico di nuoto con autismo Marco D’Aniello. Il campione ha spiegato agli studenti quanto sia stato importante il lavoro svolto dal dott. Maglio per la sua vita. Ha riconquistato fiducia in se stesso, dignità e anche la felicità, sua e dei suoi cari.

Antonio Maglio, neuropsichiatra italiano, dopo l’esperienza fatta su pazienti con lesione al midollo spinale, specialmente soldati, durante la Seconda Guerra Mondiale, sviluppò un approccio innovativo alla riabilitazione: fu infatti il pioniere dello sport-terapia per la riabilitazione e il reinserimento, oltre che la figura chiave per la nascita dei Giochi Paralimpici.

Divenne poi direttore del Centro Paraplegici di Villa Marina ad Ostia, portando tecniche e metodi d’avanguardia. Per Maglio lo sport aveva un ruolo centrale nel ridare un futuro a tante persone con disabilità, una terapia per tenere in forma il fisico ma anche (e forse soprattutto), una medicina per lo spirito. S’ispirò moltissimo al lavoro svolto all’ospedale di Stoke Mandeville in Inghilterra, centro d’eccellenza per la riabilitazione motoria. Visionario, come pochi, organizzò nel 1960 i primi Giochi Paralimpici a Roma e fu il primo passo per cambiare la percezione della disabilità e promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport.

Infatti il 18 settembre 1960, 400 atleti in carrozzina, provenienti da 21 Paesi diversi e 5 continenti gareggiarono nello Stadio dell’Acqua Acetosa, per quella che 24 anni dopo fu riconosciuta come la prima paralimpiade della storia.

Nella mattinata del 7 aprile, inoltre, presso il Centro Polifunzionale c’è stato l’incontro con la moglie del dott. Maglio, Maria Stella Calà, che, dopo la morte del marito, ha dedicato la sua vita alla testimonianza di ciò che lui aveva fatto per le persone con disabilità, per aiutarli e ritornare a vivere attraverso lo sport. La signora ha risposto alle tante domande degli studenti. Ha raccontato anche che fu il dolore per la morte del figlio di cinque anni che spinse il dott. Maglio a dedicarsi al prossimo.

«Poche cose mi ha detto, ma quelle che mi ha detto,adesso, dopo tanto tempo,mi fanno capire quanto sia stato per lui importante l’aspetto umano, perché lui ha fatto tutto questo» ha  affermato la signora Maria Stella Calà.

All’incontro sono intervenuti  anche il sindaco Francesco Leo e il direttore dell’INAIL regionale Giuseppe Gigante.

Successivamente gli alunni dell’istituto accompagnati dai docenti e dal sindaco si sono recati presso piazza Donatello e hanno assistito alla piantumazione dell’albero.

Con questa giornata la scuola ha voluto lasciare un messaggio chiaro, non solo ai propri studenti, ma all’intera comunità: quello di ricordare la generosità e la bontà di un uomo che ha sacrificato la propria vita per coloro che sono meno fortunati.

Una giornata dedicata all’INCLUSIONE!

 

Gli alunni dell’I.C.”Casalini”di San Marzano di San Giuseppe

 

 

 











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