Alle 15 di oggi l’uscita della “prima posta” dalla chiesa del Carmine: in processione ci si recherà nelle chiese dell’isola nazzicando, quel lento e dondolante incedere che caratterizza i riti tarantini, dal portone principale della chiesa piazza si muoveranno per visitare i sepolcri delle chiese della città vecchia, ma non solo
Entra nel vivo la Settima Santa di Taranto, esattamente alle 15 del Giovedì Santo, con l’uscita della “prima posta” dalla chiesa del Carmine e si recheranno nelle chiese dell’isola nazzicando, quel lento e dondolante incedere che caratterizza i riti tarantini, dal portone principale della chiesa piazza si muoveranno per visitare i sepolcri delle chiese della città vecchia, ma non solo. Al loro ritorno, in questo 2025, i confratelli del Carmine entreranno nel castello aragonese e scenderanno fino al molo dov’è attraccata la Vespucci, la nave-scuola della Marina militare italiana.
Poco prima della mezzanotte del Giovedì Santo, invece, si aprirà il portone del tempio di san Domenico in città vecchia dal quale inizierà il pellegrinaggio della Beata Vergine Addolorata: grande l’attesa dopo il meticoloso restauro a cui il simulacro è stato sottoposto dalla professoressa Maria Gaetana Di Capua.
Il Venerdì Santo, invece, prenderà il via la processione dei Misteri che quest’anno tornerà nell’isola a distanza di 10 anni dall’ultima volta. Alle 17 il portone del Carmine si aprirà per permettere al troccolante di compiere i primi passi in piazza Carmine seguito dal Gonfalone, la Croce dei misteri, le poste tra le statue di Cristo all’orto, La Colonna, Ecce Homo, la Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone, Gesù Morto e l’Addolorata: questa volta, però, il corteo si svolgerà prevalentemente a Taranto vecchia. Uno spettacolo che come nel 2015 si annuncia come quelli di grande valore evocativo. I Misteri tornano a casa. Dove tutto cominciò.