venerdì 29 novembre 2024


25/08/2010 09:35:42 - Provincia di Taranto - Politica

L’iniziativa è di Taranto Futura

 
Il Comitato promotore referendario per la tutela della salute e del lavoro “Taranto futura” ha presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per ottenere l’annullamento della delibera della Giunta regionale dello scorso 6 agosto con cui sono stati stanziati 60 milioni di euro per la realizzazione dell’ospedale “San Raffaele del Mediterraneo” a Taranto.
 
Lo stesso ricorso tende ad annullare l’atto di costituzione dell’omonima Fondazione, risalente al 27 maggio scorso, della quale fanno parte Regione Puglia, Als Ta/1, Comune di Taranto e Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor di Milano, oltre a tutti gli atti ad esso collegati. Le motivazioni a sostegno del ricorso, già notificato a tutte le parti coinvolte, spaziano dalla violazione e/o falsa applicazione di leggi nazionali e comunitarie, che sanciscono i principi di concorrenza, di non discriminazione, di parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, e dalla violazione dei principi costituzionali del buon andamento amministrativo e imparzialità, all’eccesso e sviamento di potere.
 
Si lamenta innanzi tutto che la “Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor” sia stata inclusa negli organismi costitutivi della “Fondazione San Raffaele del Mediterraneo”, nonostante la prima non sia una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, bensì, come chiarito anche dal Consiglio di Stato, un ente che svolge prevalentemente attività imprenditoriale in ambito sanitario; ciò in contrasto con il decreto legislativo 502/1992.
 
Quindi, contesta Taranto Futura, per la Fondazione San Raffaele andava espletata una pubblica gara, sia per la scelta del soggetto privato per la costituzione della società mista, sia per quella del soggetto privato per la gestione del servizio sanitario locale. Inoltre, sarebbe mancata la partecipazione dei cittadini all’iter che ha condotto alla importante scelta che avrà notevoli ripercussioni sulla sanità jonica.
 
Inammissibile, poi, sarebbe l’ingresso di un ente pubblico in una Fondazione onlus (quale è la “San Raffaele del Mediterraneo”) con quote maggioritarie (51% delle partecipazioni), poiché ciò comporterebbe una influenza dominante del primo sull’organizzazione della seconda.
 
“Noi siamo per la sanità pubblica, ha commentato il coordinatore di Taranto Futura, l’avvocato Nicola Russo, ma la nostra proposta è quella di riqualificare l’ospedale Moscati, rendendolo un polo di eccellenza oncologico, e non di sopprimerlo insieme al SS. Annunziata”.
 
Il ricorso, per il quale si è contestualmente formulata istanza di sospensione, attende adesso il parere del Consiglio di Stato.










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