Conte: «Si è ormai consolidata una prassi che trova in una sorta di contabilità parallela del bilancio comunale la sua attuazione violando ogni principio di trasparenza, concorrenza e convenienza per l’ente»
«Con un blitz ferragostano, l’Amministrazione Comunale di Avetrana riconosce un’altra ondata di debiti fuori bilancio per una somma pari a 124.694,25 euro. E' ormai la terza volta quest'anno, ed il totale ha già superato i 500.000 euro, ossia più di un miliardo delle vecchie lire!
Ormai, ciò che il legislatore prevede come strumento di spesa straordinaria, ad Avetrana è divenuto strumento ordinario per riconoscere spese dalla dubbia utilità e da cui non matura alcun arricchimento per il Comune. Si è ormai consolidata una prassi che trova in una sorta di contabilità parallela del bilancio comunale la sua attuazione violando ogni principio di trasparenza, concorrenza e convenienza per l'ente.
L’amministratore che ricorre sistematicamente al debito fuori bilancio viene ispirato da istinti tesi al compiacersi dinanzi agli occhi del cittadino beneficiario della prestazione sperando di carpirne la benevolenza che si tradurrà in un eventuale sostegno elettorale, la stessa benevolenza che spera di ottenere da fornitori talvolta spesso troppo disinvolti e sempre pronti a presentare fatture per le prestazioni rese.
Naturalmente, il Comune non ha alcun vantaggio poiché la perversa via del debito fuori bilancio non contempla alcuna procedura di gara tesa ad ottenere il costo minore del servizio richiesto: semplicemente viene accettata la proposta economica del fornitore che giunge dopo che ha già effettuato la prestazione!
Ad Avetrana accade anche che nessun funzionario comunale verifichi ed accerti la congruità dei costi ricorrendo sempre alla munificenza di un Segretario comunale tuttofare che offre la sua copertura ad ogni specie di atto amministrativo.
Perfino il Revisore dei conti, di certo non scelto dall’opposizione, esprime sistematicamente parere contrario su tali debiti fuori bilancio per “l’accertata impossibilità di verificare i presupposti previsti dalla medesima normativa, nonché le cause che hanno determinato tale debitoria”.
Si potrebbe pensare che gli amministratori di Avetrana siano in buona fede e che siano la superficialità e l’inesperienza ad indurli in errore ma così non è: il ricorso metodico al debito fuori bilancio consente loro di creare una rete di connivenze con una cerchia ristretta di fornitori (sono quasi sempre gli stessi) e di veicolare notevoli quantità di denaro in tanti rivoli in violazione ad ogni regola.
Diciamo che ogni realtà ha le sue “cricche”. Dunque con la scusa dell’urgenza, che quasi mai è accertata, si soddisfa il bisogno di qualche amico utilizzando però denaro pubblico e cioè di tutti i cittadini.
C'è da chiedersi quante cose ben più utili potrebbero essere state realizzate con gli oltre 500.000 euro dilapidati in un anno e di cui non rimane più traccia se non nelle tasche dei soliti noti fornitori alcuni dei quali, udite udite, parenti diretti di alcuni amministratori che ormai non si vergognano più di nulla.
Per porre un limite a tanto strazio amministrativo si attende un intervento della Corte dei Conti che ripristini un minimo di decenza e correttezza amministrativa al fine di salvaguardare le sorti del bilancio comunale di Avetrana».
Circolo PD Avetrana
Cons. Comunale
Dott. Luigi Conte