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17/09/2010 11:50:34 - Provincia di Taranto - Politica

Per il presidente Gaetano Pecorella, la situazione non è così drammatica come si evincerebbe dall’ultimo rapporto di Legambiente

 
Si sono conclusi ieri mattina i lavori della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti a Taranto. Nella conferenza stampa in Prefettura è emerso un quadro al limite della contraddizione. Il presidente della Commissione, on. Gaetano Pecorella, afferma in apertura che “a Taranto non sono emerse infiltrazioni delle ecomafie”, smentendo così l’ultimo Rapporto di Legambiente, che vede la Puglia al secondo posto per numero di reati attinenti allo smaltimento dei rifiuti.
È dunque auspicabile “una maggiore attenzione investigativa” chiarisce Pecorella. Che poi affonda il colpo al Presidente della Regione Nichi Vendola: “Nonostante la convocazione nel mese di luglio, il governatore della Puglia non si è presentato davanti a questa Commissione. È un atto poco rispettoso e ci lascia l’amaro in bocca”.
Ancora Pecorella invita a “non abbassare la guardia” soprattutto per quello che riguarda il porto.
“Da Taranto partono numerosi container per la Cina, contengono prevalentemente plastica e gomma. Su questi trasporti è necessario allargare il raggio delle indagini, perché in questa fase possono nascondersi infiltrazioni di tipo malavitoso”.
E aggiunge.
“Questi materiali rientrano nel nostro Paese come prodotti d’uso, occorre quindi certificare che non siano contaminati da diossina”.
E sulle polveri dell’Ilva, Pecorella afferma che “per quello che abbiamo visto non ci sono all’interno dello stabilimento discariche abusive, e che quindi dopo lo stoccaggio si passa al trasporto al nord”.
Per quanto riguarda la discarica Vergine, “si deve intervenire per imporre misure adeguate o il sequestro perché i paesi limitrofi vivono soffocati da odori insopportabili”.
L’on. Pecorella chiude il suo intervento sottolineando che “non ci è stata presentata nessuna emergenza rifiuti dagli amministratori, ma i dati negativi riguardano la raccolta differenziata poco sviluppata e la poca produzione di CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) nonostante il sistema moderno ed efficiente dell’inceneritore di Massafra”.
È la volta del sen. Vincenzo De Luca.
“Vorrei sottolineare il forte impegno di Magistratura e Forze dell’Ordine, ma anche quello dell’Amministrazione”. “Serve comunque alzare la guardia e denunciare le anomalie che si riscontrano”. “I rifiuti sono una ricchezza, soprattutto per le mafie. Il 25% di quel fatturato viene dal ciclo integrato dei rifiuti”.
In chiusura Franzoso ribadisce che “l’attenzione su Taranto e sulle situazioni negative riscontrate non calerà, la Commissione quindi continuerà a vigilare”.
 
Nicola Sammali










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