giovedì 21 novembre 2024


17/09/2010 11:56:14 - Avetrana - Politica

Scarciglia: «Invito i giornalisti di “Quarto Grado” a venire ad Avetrana per rendersi conto della realtà»

 
«Non è consentito a nessuno cercare di far apparire Avetrana come l’ultimo dei paesi del Terzo Mondo, dove nulla funziona e nulla si fa per i giovani».
Alessandro Scarciglia, vice sindaco di Avetrana, respinge al mittente alcune insinuazioni che erano comparse sulla stampa.
«Dal 26 agosto, giorno della scomparsa della giovane Sarah Scazzi, Avetrana convive con una sorta di “invasione” da parte di giornalisti provenienti da ogni parte d’Italia e, seppur non abituata a tale bombardamento mediatico, sta rispondendo benissimo sotto il profilo della convivenza stessa, dell’ospitalità e della collaborazione più totale con i giornalisti stessi» afferma Scarciglia. «Ma non è consentito a nessuno descrivere Avetrana come un paese del Terzo Mondo. Partiamo dal presupposto che Avetrana è un comune di circa settemila abitanti e, quindi, è già illogico paragonare i servizi che può offrire a differenza delle città. Ma nonostante ciò sfido chiunque a trovare un altro comune al di sotto dei diecimila abitanti che abbia un palazzetto dello sport, una scuola calcio per i più giovani e una associazione sportiva che dirige la prima squadra di calcio locale, sei campetti di calcetto, due oratori nuovissimi ed invidi abilissimi, tre scuole di ballo, due palestre, circa trenta associazioni che durante l’anno organizzano una innumerevole serie di eventi di ogni tipo; un paese che durante il periodo estivo viene definito “il paese delle feste”; un paese che dista solo cinque chilometri da una località marina con un mare e delle spiagge che nulla hanno da invidiare a nessun altro paese d’Italia».
Poi il riferimento specifico.
«Invito qualche giornalista della trasmissione televisiva “Quarto Grado”, in onda su Rete 4, a soggiornare ad Avetrana, a spese dello scrivente, una settimana intera per poter conoscere le bellezze che esprime il nostro territorio.
Non è permesso ad alcuno farlo apparire come un paese abbandonato a se stesso.
Per chi vive ad Avetrana sa che il palazzetto dello sport è sempre stato funzionante e lo è tutt’ora; basti solo ricordare che durante l’anno sportivo appena trascorso, presso quell’impianto, si sono svolti corsi di ballo, ginnastica dolce per gli anziani, corsi di pattinaggio e tanto altro ancora, senza citare manifestazioni occasionali come gare nazionali di arti marziali e altre discipline, concerti.
Non mi soffermerò certo a commentare qualche provocazione proveniente da singoli eterni aspiranti politici locali, che cercano di cavalcare l’onda critica di certa stampa solo per trovare un minuto di celebrità personale.
Avetrana è sicuramente alla pari (o forse anche di più) degli altri comuni simili del Mezzogiorno e questo lo si deve sicuramente a tutti i cittadini che col loro impegno quotidiano contribuiscono alla crescita sociale del nostro comune, e anche a tutte le Amministrazioni Comunali che negli anni si sono succedute, indistintamente dal colore politico (perché ognuno si è impegnato affinchè potessero esistere tutte quelle strutture oggi fruibili dai giovani di Avetrana).
Mi sia concesso ribadire per l’ennesima volta a certa stampa che Avetrana non è assolutamente un paese invisibile, né tantomeno conosce il significato del termine “omertà”: è un vocabolo che non appartiene ai cittadini di questo posto ma che forse può solo essere utile a qualche giornalista privo di notizie per crearne una qualunque».










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