Oggi la riunione dell’assemblea dell’ATO Ta 3
Rifiuti: in arrivo tariffe record? E’ quanto prevedono i sindaci esponenti del Pdl i cui Comuni rientrano nel bacino Ta/3. Stamattina, alla vigilia dell’assemblea del Consorzio Ato-Rifiuti Bacino Ta/3 per l’approvazione del progetto di gestione integrata dei rifiuti, la conferenza nella sede del coordinamento provinciale di Forza Italia. Al presidente dell’ATO TA 3 Francesco Massaro, chiedono di rinviare la votazione. Una richiesta unitaria dei sindaci Dario Macripò (Lizzano), Mario De Marco (Avetrana), Giuseppe Ecclesia (Pulsano) e Alberto Chimienti (Maruggio) che ieri insieme al responsabile provinciale del dipartimento ambiente di FI -Pdl, Michele Andrisano, hanno annunciato “ricadute negative del Piano sui cittadini, connesse all’aumento della tassa sui rifiuti. Il nuovo progetto - per gli esponenti del Pdl - comporterà il raddoppio della tariffa che, in media, passerebbe da 70 a 107 euro ad abitante, oltre al costo di smaltimento. E, di conseguenza, all’aumento della Tarsu.
“Illogico che a fronte di tariffe unificate per tutti i Comuni i costi aumentino» ha commentato il sindaco Macripò. «Il sindaco di Lizzano si è già fatto promotore a metà gennaio di una lettera indirizzata al presidente Massaro in cui faceva presente come venti giorni (quelli che distanziano l’incontro nel quale ai sindaci dei 17 Comuni del versante orientale che rientrano nell’Ato 3 è stato fornito il cd del progetto dall’assemblea di domani per la votazione dello stesso) fossero ritenuti insufficienti a valutare il piano. Non fosse altro per il forte impatto economico. Parliamo di 16 milioni di euro l’anno per quindici anni. Nel caso di Lizzano i costi aumenterebbero del 135%. E’ vero, sono previsti dei servizi aggiuntivi. Ma è anche vero che se i tecnici hanno impiegato una anno per elaborare il progetto, non si può chiedere a noi sindaci di valutarlo in venti giorni. I costi maggiori sarebbero tanto a carico dei bilanci comunali che dei cittadini utenti del servizio. Domani speriamo che il buonsenso porti ad un rinvio della votazione”.
Può essere, a nostro avviso, condivisibile la richiesta di rinviare di qualche giorno l’approvazione del Piano, visto la sua importanza. Ciò che non comprendiamo è come mai a protestare siano solo i rappresentanti di una parte politica: i costi aumenteranno solo per i comuni gestiti dal centrodestra? C’è indubbiamente qualcosa che non quadra. E che potremo capire solo oggi, nel corso dell’assemblea dell’ATO.