I candidati delle Politiche saranno scelte attraverso le primarie
Sergio Blasi, segretario regionale del Pd e consigliere regionale. Allora farete le primarie per scegliere i candidati alle politiche?
«E’ una proposta che ho avanzato due settimane fa, ma ricordo che già nel 2006, quando Berlusconi impose la legge elettorale del “Porcellum”, posi la questione. Adesso abbiamo il dovere di dare una risposta democratica. Sono contento che anche altri esponenti si siano espressi favorevolmente».
E’ una idea solo per il Pd oppure è proponibile per altre forze della sinistra?
«Per quanto ci riguarda questa ipotesi serve a rilanciare il rapporto tra un partito come il nostro e gli elettori. Mi aspetterei che anche altri partiti del centrosinistra, che spesso hanno invocato questo strumento per scegliere il candidato premier, adottassero questo sistema per comporre le proprie liste elettorali. Mi aspetterei che un partito come Sel avesse nel proprio statuto le primarie come strumento di selezione dei parlamentari».
A norma di statuto il segretario del Pd è candidato alle primarie. C’è chi chiede di cambiarlo per riaprire la partita interna. Qual è la sua posizione?
«Lo statuto lo abbiamo modificato in parte nell’assemblea di maggio. Non è che ogni mese lo cambiamo. Il problema prima di questo è politico. E cioè il campo di forze che riusciamo a definire contro Berlusconi e il berlusconismo. Poi possiamo anche scegliere chi guida questo progetto con un’ampia consultazione del corpo elettorale».
Quindi, è prioritario il discorso delle alleanze?
«Il tema dell’alleanza e del progetto per l’Italia credo sia decisivo. A partire dalla legge elettorale in vigore che è invisa a gran parte degli italiani. Poi ci sono le priorità: le emergenze sociali, il lavoro, la disoccupazione, il federalismo solidale. Sono le questioni fondamentali per costruire un progetto per il Paese».
Il Pd cerca l’alleanza con l’Udc. Che è contro l’uso delle primarie. E allora?
«Con Bersani abbiamo detto che vogliamo costruire un «nuovo ulivo» per interloquire con chi vuole costruire un’alternativa a Berlusconi e al berlusconismo».
Settori del Pd manifestano perplessità per l’alleanza con Di Pietro. Qual è la sua posizione?
«Abbiamo il tema di costruire l’alternativa a Berlusconi e non possiamo cominciare come sempre con fare i conti prima nel nostro campo».
Al presidente Vendola che tutti i giorni chiede l’avvio del processo per le primarie cosa risponde?
«Che abbiamo il dovere di governare bene questa Regione. Questo è il tema che ci hanno affidato i cittadini. Governare bene questa Regione ti mette nelle condizioni di essere credibile anche per altre sfide. Ed è quello che il governo Vendola sta facendo, dall’edilizia sociale al ciclo dei rifiuti».
Temete un effetto Vendola sulle primarie?
«Non ho preoccupazioni di questo tipo. Vendola è una grande risorsa del centrosinistra. Il punto è costruire un progetto credibile. Se lo facciamo, saremo nelle condizioni di definire chi lo deve guidare».
Quindi, è indifferente che sia Bersani o Vendola?
«Se avremo un progetto, metteremo i cittadini nelle condizioni di scegliere al meglio chi lo deve guidare».