«I non allineati? Per il bene del PD! Un candidato terzo o un terzo candidato?»
«In questi ultimi mesi abbiamo assistito a un conflitto tra le due opposte fazioni del Pd jonico, una sorta di guerra fredda tra i due blocchi del partito democratico motivata solo da ansia di potere, di ruoli e di leadership, una logica quindi che non affascina la mozione Semplicemente Pugliesi che a Taranto a candidato il prof. Angelo Prontera.
«Ma vi siete chiesti, e ci siamo chiesti, su quali idee alcuni personaggi del nostro partito non sono d'accordo o in cosa si differenziano? Io credo – afferma Prontera - che sarà difficile trovare una risposta, perché in questa lunga fase di agonia precongressuale, dalle elezioni regionali ad oggi, la politica è stata del tutto assente dall'agenda politica del nostro partito.
Di contro, invece, assistiamo a uno scontro pubblico sulla carta stampata dal quale trapelano sospetti, diffidenze accuse reciproche».
Tutti ufficialmente invocano un candidato terzo, neutro e sopra le parti. Ma questo avrebbe un senso prima della chiusura dei termini per la presentazione dei candidati e delle liste. Insomma, un candidato terzo che mettesse tutti d’accordo. Così però non è stato. I termini per la presentazione delle candidature si sono chiusi e dopo il congelamento di quindici giorni si dovrà affrontare un congresso che presenta una spaccatura profonda.
Ma stante la situazione, chi potrebbe garantire gli equilibri interni del PD ionico?
Paradossalmente, e per ironia della sorte, potrebbe essere proprio il candidato della mozione minoritaria “Semplicemente pugliesi”, il prof. Angelo Prontera, notoriamente equidistante ma nello stesso tempo equivicino alle due fazioni, dai due candidati e dai rispettivi sostenitori. Insomma, un candidato che nei vari appuntamenti politici e amministrativi (primarie e congresso regionali e nazionali dello scorso anno, elezioni regionali) ha dimostrato coerenza, fermezza e barra dritta, un cammino al di fuori di logiche di appartenenza, di interessi personali. Insomma, un percorso chiaro: mai un tentennamento, una defaillance o un cambio di casacca tra le mozioni interne al partito.
Così come stanno le cose solo il terzo candidato (primo però a presentare programma e candidatura!), quindi, potrebbe essere il candidato “terzo” che, sopra le parti, potrebbe rivestire il ruolo di segretario provinciale superpartes, nella consapevolezza che la mancanza di equilibrio e quindi di fiducia di una delle parti lo porterebbe inevitabilmente ad essere sfiduciato durante il suo mandato.
Se poi si cerca di far fare pace, vedi l’ultimo incontro di Blasi con Pelillo e Florido, senza ascoltare la base e le varie rappresentanze, escludendo praticamente tutti e convocando solo i CAPItani, sarà ancora peggio, cioè ognuno dei CAPItani è autorizzato a fare i propri comodi….e il Partito?
Ecco perché la soluzione “Semplicemente Pugliesi”, potrebbe essere una soluzione, magari temporanea ma che potrebbe far uscire il partito dall’empasse in cui si è cacciato. Incarico a termine al candidato della corrente minoritaria che giocoforza deve godere della fiducia delle due mozioni maggioritarie per portare a temine il mandato».