Bonelli chiede l’avvio di un’indagine epidemiologica per determinare il livello di contaminazione presente nella popolazione
«Caro Presidente, nella città di Taranto persiste da troppi anni un problema drammatico dal punto di vista ambientale e sanitario causato dalla presenza di un’area industriale che ospita anche l’Ilva, dove si concentrano attività ad alto livello di emissioni inquinanti.
L’area industriale di Taranto è tra i siti più inquinati d’Italia: dall’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, (previsto dall’art.5 direttiva 61/96/CE) con dati validati dall’Ispra, risultano in aumento le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici ( Ipa, + 15,6% ), ossidi di azoto ( NOx, +7,7 %) diossine e furani ( + 6,3% ), cadmio ( +5,4% ), per citarne alcuni.
Fino ad oggi nessuna indagine epidemiologica è stata realizzata tra la popolazione per verificare i nessi di correlazione tra i danni alla salute e le emissioni dell’area industriale.
Considerata la drammaticità della situazione, Le chiedo di avviare un’indagine epidemiologica per determinare il livello di contaminazione presente nella popolazione e valutare la presenza di malattie (cardiovascolari, respiratorie, tumorali e al sistema riproduttivo) causate dagli impianti industriali di Taranto, stabilendo se vi è una diretta relazione tra danni alla salute e le emissioni in atmosfera.
Comprenderà che questa indagine non può attendere e con questa mia ne sollecito l’avvio urgente, molto atteso dalla popolazione di Taranto.
Faccio presente inoltre, che in data 16 settembre 2010, è stato pubblicato sulla GU il Dgls 155/2010 che proroga l’applicazione dei limiti di qualità dell’aria per quanto riguarda il benzopirene e altri inquinanti.
Tale proroga incide in modo grave sulla qualità dell’aria e della salute dell’area di Taranto.
L’applicazione dei limiti di qualità dell’aria è un potere attribuito alle regioni. Per questo motivo Le chiedo di valutare di sollevare con atto di Giunta, entro il 14 novembre p.v., la legittimità costituzionale del Dgls 155/2010.
In attesa di un Suo urgente riscontro Le porgo i miei cordiali saluti».
Angelo Bonelli