Si batterà per l’eco-sostenibilità, la condivisione dei saperi e la cittadinanza attiva
Eco-sostenibilità, condivisione dei saperi e cittadinanza attiva: sono i temi sui quali è nata una nuova l’associazione, denominata “Il Formicaio”.
E’ stata inaugurata sabato scorso, in via Adua, e, dopo i discorsi introduttivi, un esempio dello spirito che animerà i fondatori: agli invitati è stato offerto un buffet preparato con prodotti del mercato equo e solidale, a Km zero e biologici. L’associazione Il Formicaio darà vita al progetto “Luogo Comune”, iniziativa finanziata dall’Agenzia Nazionale Giovani nell’ambito del programma europeo “Youth in Action”. Il bando europeo è stato vinto da alcuni ragazzi già attivi nell’Arci leccese Zei: Simone Linciano e Francesco De Carlo, coadiuvati da Rosaria Lovecchio, Chiara Cota, Umberto Cataldo, Roberto Ingrosso.
Il neonato spazio sociale si propone come luogo d’incontro, d’informazione ed auto formazione. Chiunque avrà la possibilità di rendersi attivo in una serie d’iniziative sulla decrescita, sull’autoproduzione, sulla cultura del dono, sull’ecosostenibilità, sul bene comune e sull’equità sociale.
«La scelta di chiamare l’associazione Il Formicaio, con tanto di simpatica formichina giardiniera che innaffia una pianta/mondo nel logo, nasce proprio dal lavoro “multitasking” che verrà fatto» si legge in una nota. «Si parla di far nascere al suo interno laboratori e corsi a tematica ambientale e bazar del dono. Chiunque potrà donare al “formicaio” un oggetto che non usa o è di troppo: è sufficiente portarlo e sistemarlo sugli scaffali. Chiunque, in egual modo, potrà anche prendere ciò di cui ha bisogno o ciò che piace, con un massimo di 10 oggetti. Ne Il Formicaio non c’è la logica “do ut des” del baratto: se interessa un oggetto non necessariamente bisogna portarne uno in cambio. Obiettivo primario è la ridistribuzione: riutilizzare gli oggetti e, in definitiva, ridurre i rifiuti. Attività non meno importante sarà lo “scambio dei saperi” fra persone, orizzontale e reciproco, allo scopo d’affermare e diffondere cultura e felicità».