Organizzato pool di avvocati per class action su Taranto: si chiederanno 3 miliardi di euro di danni
«Siamo delusi per la mancata risposta del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola alla richiesta, fatta lo scorso 19 ottobre per un'indagine epidemiologica sui cittadini di Taranto».
Lo ha dichiarato il presidente nazionale dei Verdi per la Costituente ecologista Angelo Bonelli nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina a Taranto.
«Sollecitiamo di nuovo il presidente Vendola ad un’indagine sanitaria per verificare la correlazione tra le malattie dei cittadini e l’inquinamento prodotto dai complessi industriali di Taranto, Ilva inclusa» spiega Bonelli. «L’indagine epidemiologica è uno strumento strategico ed indispensabile per fare giustizia: tutti i processi sui danni prodotti dall’inquinamento si sono infatti arenati perchè i magistrati non erano in grado di stabilire il nesso tra inquinamento e morti. A Taranto negli ultimi decenni si è determinata una vera e propria strage difficile da quantificare. Ma quando un sindaco vieta con un’ordinanza ai bambini di giocare con la terra nei Parchi significa che significa che ormai tutto è inquinato.
Non capiamo perchè non ci sia stata una risposta sulla nostra richiesta alla Regione Puglia di impugnare alla Corte Costituzionale il decreto legislativo 155/2010 con cui il governo Berlusconi ha prorogato al 2013 i limiti di Benzopirene (cosiddetto Salva-Ilva)» aggiunge il leader ecologista. «La Regione Puglia ha tempo fino al 14 novembre per fare un atto di giunta con cui si solleva la questione di legittimità.
Noi Verdi abbiamo organizzato un pool di avvocati coordinati dall’avv. Valentina Stefutti per proporre la più grande class-action italiana proprio sull’inquinamento di Taranto. Si chiederanno oltre 3 miliardi di euro di danni per un inquinamento che ha fatto e continua a fare una strage di vite» conclude Bonelli. «Mi auguro - e sono sicuro - che nei prossimi giorni possa arrivare una risposta dalla Regione Puglia, per la salute e i diritti dei cittadini di Taranto».