venerdì 29 novembre 2024
«Alla politica delle parole dell’assessore regionale ai Trasporti Minervini, il Pdl oppone la politica dei fatti»
Ieri, alla presenza dei consiglieri regionali PdL Arnaldo 
Sala, Pietro Lospinuso e Gianfranco Chiarelli, nella sede provinciale del PdL di Taranto l’onorevole Pietro Franzoso, membro della V Commissione Bilancio della Camera, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha ripercorso l’iter che renderà possibile lo stanziamento di 33,6 milioni di euro a favore dell’Hub portuale di Taranto, somma che andrà ad integrare i 156,15 milioni di euro già stanziati, per un finanziamento complessivo di 189,74 mln €.
Sala, Pietro Lospinuso e Gianfranco Chiarelli, nella sede provinciale del PdL di Taranto l’onorevole Pietro Franzoso, membro della V Commissione Bilancio della Camera, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha ripercorso l’iter che renderà possibile lo stanziamento di 33,6 milioni di euro a favore dell’Hub portuale di Taranto, somma che andrà ad integrare i 156,15 milioni di euro già stanziati, per un finanziamento complessivo di 189,74 mln €. L’onorevole Pietro Franzoso ha esordito ricordando che “lo schema di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente "Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture" , (Atto 268), il 27 ottobre scorso è arrivato in Commissione bilancio della Camera per il prescritto parere: a causa dell’assenza momentanea di alcuni componenti della maggioranza, l’opposizione ha ottenuto ostruzionisticamente la bocciatura della proposta, con il conseguente venir meno dell’integrazione di 33,6 milioni di euro (per il raggiungimento del finanziamento totale di 189,74 mln € e di cui), destinati all’Hub portuale di Taranto. Questo ne ha anche impedito l’iscrizione all’odg della riunione seguente del CIPE per l’approvazione definitiva del suo finanziamento”.
“Nella prossima riunione della stessa Commissione bilancio, che si terrà martedì prossimo 8 novembre, – ha poi detto Franzoso sarà ripresentato per il parere lo Schema di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente "Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture" (seguito esame Atto n. 268) contenente anche l’integrazione di 33,6 per l’hub portuale di Taranto che, quindi, potrà essere in seguito iscritto all’odg della prossima riunione del Cipe per la definitiva approvazione”.
L’onorevole Pietro Franzoso ha poi spiegato che “l’integrazione a favore del porto di Taranto rientra in un novero di opere a favore del Mezzogiorno che vanno dal settore ferroviario a quello del riassetto dei sistemi urbani e metropolitano, dagli schemi idrici al sistema stradale e autostradale, opere per un totale complessivo di 3 miliardi e 826 milioni di euro (attraverso la ripartizione dei fondi FAS)”.
“È da sottolineare che – ha poi evidenziato lo stesso Franzoso – la riunione preparatoria del CIPE prevista per giovedì 4 novembre, nonché la seduta del CIPE prevista per ieri, 5 novembre, sono state “sconvocate”, e quindi sarà possibile che nell’OdG della prossima riunione del CIPE venga inserita, per l’approvazione definitiva, anche la suddetta riprogrammazione del Fondo infrastrutture comprendente l’integrazione di 33,6 milioni di euro destinati all’Hub portuale di Taranto”.
Pietro Franzoso ha concluso il suo intervento evidenziando che “questa è la “politica dei fatti” che il PdL oppone alla “politica delle parole” dell’assessore regionale ai Trasporti Minervini che aveva subito strumentalmente stigmatizzato sulla stampa l’inconveniente accaduto in Commissione bilancio il 27 ottobre scorso. Lo stesso assessore Minervini dovrebbe invece spiegare ai tarantini come mai, nell’ultimo Bilancio regionale, sono stati destinati 125 milioni per lo sviluppo del Porto di Bari, con disponibilità immediata, mentre per quello di Taranto sono stati destinati solo 50 milioni, peraltro disponibili solo dal 2020, il tutto con la benedizione dell’assessore regionale al Bilancio, il “tarantino” Michele Pelillo al quale il futuro della portualità tarantina sembrerebbe importare ben poco”.
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