Il consigliere regionale Sala: «La Provincia non faccia come Ponzio Pilato…»
«Da più giorni la strada della Circumarpiccolo è stata transennata e interdetta dal traffico veicolare ad opera della Provincia di Taranto, che ne è proprietaria.
La Circummarpiccolo da sempre è l’anello che consente di by-passare la città per chi, proveniente da Ovest, deve recarsi verso San Giorgio e tutti gli altri comuni del versante orientale e viceversa. Ancor più importante era prima della costruzione del Ponte di Punta Penna, perché costituiva l’unica alternativa alle aperture del Ponte Girevole.
Oggi resta comunque l’unico percorso alternativo al Ponte di Punta Penna: immaginatevi cosa accadrebbe a Taranto in caso di una eventuale impercorribilità prolungata del Ponte di Punta Penna…
In ogni caso è una importante arteria stradale al servizio di tutti quei cittadini che, provenendo dai comuni del versante orientale, intendono recarsi al Quartiere Paolo VI, all’Ospedale Nord, al polo universitario, alla Cittadella della Carità, ai centri commerciali, all’Ippodromo, all’oasi della Palude La Vela del WWF e così via.
Da recenti affermazioni del presidente Florido apprendo che solo nel 2011 la Provincia di Taranto cercherà di reperire i fondi per l’intervento di messa in sicurezza della Circumarpiccolo.
Bisognerà reperire i fondi, elaborare un progetto, indire la gara d’appalto e, infine, iniziare i lavori. Con lentezza a cui ci ha abituato questa Amministrazione Provinciale, non è difficile ipotizzare che i lavori si concluderanno ben oltre il 2011: e nel frattempo la strada resta chiusa al traffico?
È evidente che gli smottamenti che si sono verificati sulla Circumarpiccolo sono la diretta conseguenza dell’assoluta mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria della strada, delle cunette e delle opere d’arte.
Per questo chiedo alla Provincia di Taranto di non imitare Ponzio Pilato, limitandosi ad interdire il traffico, pensando così solo a mettersi al sicuro da eventuali responsabilità per incidenti che dovessero verificarsi, ma di intervenire con tutta la solerzia che il caso richiede operando per ”somma urgenza” e, soprattutto, mettendo in sicurezza la strada e riaprendola al traffico il più presto possibile».