“Partirà, la nave partirà, quando arriverà questo non si sa…”
«L’attuazione del programma politico di quest’Amministrazione si potrebbe sintetizzare con il ritornello di un vecchio motivetto che il buon Sergio Endrigo portò al successo qualche decennio fa, e cosi, mentre la legislatura volge stancamente al termine, la “nave” del programma approntata da questa maggioranza tarda, ancora a salpare. Ciò nonostante, il Sindaco e la sua Giunta continuano a blandire la cittadinanza, (rilasciando interviste sulla stampa locale) che è imminente l’avvio di questo e di quel progetto, anche se l’unico vero via vai al quale si assiste è quello de suoi assessori, che sono chiamati di tanto in tanto a dimettersi per non far affondare la nave.
Finalmente, forse, anche l’opposizione sembra essersene accorta, e nel chiedere lo stato di attuazione del programma politico della maggioranza s’accorge (non è mai troppo tardi) che di anno in anno i programmi sono sempre gli stessi e gli impedimenti le difficoltà vere o presunte tali, sono sempre quelle dell’anno prima, insomma, un film che va avanti anno dopo anno, replica dopo replica, sempre lo stesso.
Qualche esempio, cosi in ordine sparso: l’appalto riguardante la gestione del campo sportivo, l’appalto per la realizzazione alle torri faro sempre del campo sportivo, (pare che rispetto a questi problemi, persino qualche elemento di maggioranza, destandosi dal loro collaudato torpore abbiano presentato un’interrogazione).
E ancora cosi proseguendo: le zone di via Trento, via Aosta e zone limitrofe che non sono asfaltate, e via Toscana prive delle opere di urbanizzazione primaria come acqua, pubblica illuminazione, gas, etc.
L’adeguamento degli scarichi finali e la realizzazione di sistemi di collettamento differenziale per le acque piovane, il laboratorio teatrale “Bollenti Spiriti” (pare che nei comuni di San Marzano e San Giorgio sia già da qualche tempo una realtà), tutte “cosucce”, per cosi dire, che aspettano da oltre un anno una soluzione, benché facciano parte di una programmazione pluriennale.
L’aspetto paradossale, però, di questa farsa l’abbiamo già accennato, è un'altra, cambiano gli assessori, si rimpolpano le maggioranze, per poi accorgersi che i problemi sono gli stessi di prima, gli impedimenti quelli dell’anno prima, in altre parole, cambiano gli attori ma il copione non cambia, si continua imperterriti ad avvitarsi intorno agli stessi dilemmi, spacciandoli per nuovi, per i nostri amministratori il tempo è una variabile senza senso.
Il tempo però, come un implacabile esattore, denuncia il crescente stato di degrado della nostra città, evidenziando al di la delle facili promesse, che le uniche cose che crescono oltre all’inefficienza, sono le spese per il contenzioso, le spese, cioè che il comune deve sostenere per pagare le sentenze di condanna comminate al Comune, quale risarcimento danni dovuti per gli incidenti stradali causate dalle buche e dallo stato di incuria in cui versa tutta la rete viaria cittadina.
La situazione è ancora più paradossale se si pensa, che per arginare questo crescente fenomeno, pare fosse stato approvato un regolamento comunale che incaricava il Comando di polizia municipale di monitorare e trasmettere con cadenza quindicinale lo stato di efficienza della rete viaria, delle piazze, e degli altri spazi pubblici, al responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale che mensilmente avrebbe dovuto trasmettere gli atti all’Assessore alla viabilità e al traffico su gli interventi di ripristino eseguiti.
Tuttavia, se le spese per il contenzioso crescono, è facile arguire che questa“lodevole iniziativa” non ha funzionato, o è stata ignorata (forse perché di ripristini non se ne sono visti tanti) insomma, si è messo su un giro di valzer, senza apprezzabili risultati, forse perché è più semplice continuare ad approvare imperterriti, variazioni di bilancio per pagare questi “risarcimenti” che tentare di far funzionare meglio le macchina amministrativa comunale.
Un capitolo a parte merita il servizio di nettezza urbana, che continua a peggiorare a vista d’occhio, com’è stato fatto osservare anche dai banchi del consiglio comunale, il territorio cittadino, infatti, è un proliferare di discariche a cielo aperto, nei pressi della zona industriale e dinanzi all’ex macello comunale, insomma l’espressione più autentica della dedizione che quest’amministrazione riserva al decoro e alla pulizia della città, il tutto “farcito” con un aumento della Tarsu.
L’aumento della tassa sui rifiuti, fu giustificato, sempre l’anno scorso, con il potenziamento del servizio, potenziamento che a quanto si vede e per quanto si sa non c’e stato, tuttavia la delibera con la quale la giunta fissava l’aumento dell’aliquota permane; ci chiediamo perché allora, non è stata ancora revocata come era stato promesso? O si vuole aggiungere oltre al danno la beffa ,di dover pagare un aumento, per un servizio mai reso?
Certo con questi “buontemponi” che ci amministrano, potrebbe accadere anche questo, tuttavia come non giustificarli, non hanno tempo per queste cose, sono troppo impegnati, troppo scrupolosi nell’esercizio delle loro funzioni canore, e probabilmente continueranno propinarci fino alla fine del loro mandato sempre la stessa canzone: “Partirà, la nave partirà”,- tanto quando arriverà questo non si sa,- ma questo poco importa ai nostri baldi amministratori».
Il coordinamento del Gruppo Politico Autonomo
G. Leo – A. De Maglie – G. Vacca