Ecco il testo diffuso dal gruppo dei manifestanti
«Ieri si è svolto presso un noto ristorante della città di Taranto un incontro organizzato dal Popolo delle Libertà dal titolo “Crisi della politica: prospettive del PdL”, al quale hanno partecipato numerosi esponenti locali del partito, oltre all’onorevole Maurizio Lupi.
All’esterno del locale adibito al convegno, un gruppo di studenti e precari, ha deciso di far sentire la propria voce attraverso una protesta dura quanto civile, mostrando uno striscione che recitava la frase “Voi escort e repressione, noi precari e ribellione”.
La protesta, infatti, è scaturita dal fatto che risulta quanto mai paradossale pensare che a parlare di crisi della politica e di soluzioni della stessa sia proprio il PdL, il partito cardine del governo Berlusconi, che, da tre anni a questa parte, ha avuto come unico elemento di spicco quello della difesa della cosiddetta “casta” e dei suoi privilegi.
Difatti, mentre nel paese infiammano le proteste del mondo della formazione e della cultura, vittime dei recenti e pesanti tagli, dei migranti, costretti a salire per giorni su una gru per rivendicare i loro diritti, e delle centinaia di migliaia di cassa integrati, questo governo riesce a guadagnarsi le prime pagine dei giornali (eccezion fatta per quelli di proprietà del premier) unicamente per gli scandali finanziari e le collusioni con la criminalità organizzata che investono ministri ed esponenti di questa maggioranza di governo, per non parlare dei beceri festini a suon di escort che coinvolgono lo stesso premier.
Siamo stanchi di essere presi in giro da questi indegni politicanti, così come siamo stanchi delle loro continue passerelle mediatiche in cui cercano di mistificare una realtà che è palesemente sotto gli occhi di tutti: se di crisi della politica (e di questo Paese) si può parlare, la responsabilità va certamente attribuita a questo governo e al Pdl che ne costituisce l’asse principale assieme alla Lega Nord.
Oggi, tuttavia, la risposta indignata degli studenti e precari di Taranto ha fatto saltare i piani a chi voleva confezionare quest’ennesimo spot.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!».
STUDENTI E PRECARI TARANTINI CONTRO LA CRISI