giovedě 28 novembre 2024


02/12/2010 15:54:02 - Provincia di Taranto - Politica

Decade il sindaco Maria Teresa Alfonso: in primavera si vota di nuovo

 
Dopo aver atteso invano la convocazione di un Consiglio Comunale per discutere la mozione di sfiducia presentata lo scorso 17 novembre, 9 consiglieri comunali hanno posto fine all’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Maria Teresa Alfonso, depositando le firme per lo scioglimento del Consiglio Comunale, sia al segretario generale, che al Prefetto Carmela Pagano.
A firmare l’atto sono stati i consiglieri Rocco Spada, Lorenzo De Carlo, Lino Andrisani, Fernando Ponticelli, Giuseppe Fischetti, Cosimo Mazza, Vincenzo Di Maggio, Luca Traetta e Rocco Caforio.
Fischetti, Mazza, Di Maggio e Traetta sono stati assessori della giunta Alfonso, entrando poi in rotta di collisione con il primo cittadino a causa delle spaccature verificatesi nel Pd e nell’Udc e al divorzio dalla maggioranza operato da Io Sud e dai Socialisti. Ultima a dimettersi, a metà novembre, è stata Lucia Traetta.
«L’operato del sindaco Maria Teresa Alfonso in questi due anni» hanno scritto i 9 consiglieri nella mozione di sfiducia «si è caratterizzato per le gravi inadempienze legate ai più elementari dettami di correttezza e di buona gestione politico-amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche. Lo stato di abbandono e degrado in cui vive il nostro Comune è sicuramente un dato di fatto incontrovertibile. Inoltre, i ripetuti momenti caratterizzati sul piano della dialettica politico-amministrativa hanno annichilito i principi elementari di trasparenza e di partecipazione presenti nel programma elettorale presentato ai cittadini».
I firmatari, in particolare, evidenziano che «poco chiara ci appare la vicenda legata al Piano Urbanistico Generale, tanto atteso nella cittadinanza per l’importanza che lo stesso riveste nei confronti dello sviluppo del territorio».
Dal 17 novembre a ieri tantissimi sono stati i tentativi, che hanno visto protagonisti tra gli altri il presidente del Consiglio Provinciale, Giuseppe Tarantino (Udc), l’assessore provinciale al Bilancio, Giampiero Mancarelli (Pd), e, da ultimo, il segretario provinciale dello stesso Pd, Luciano Santoro, per scongiurare lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma ormai i rapporti all’interno dei partiti si erano così deteriorati da rendere inevitabili le nuove elezioni che si svolgeranno tra marzo e aprile prossimi.










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