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14/12/2010 21:33:37 - Provincia di Taranto - Politica

Conte: «Vendola, invece di darmi spiegazioni sulla autorizzazione concessa alla Italcave, mi ha fatto buttare fuori»

 
Vincenzo Conte, consigliere comunale dei Verdi di Statte, racconta il brutto episodio che si è verificato a Bari, in Regione, e poi si sofferma sull’arrivo dei rifiuti campani nella provincia di Taranto.
«Io, a Bari, stavo contestando una autorizzazione che la Regione Puglia ha rilasciato alla Italcave, che gestisce la discarica di Statte, e il presidente Vendola, anziché approfondire la mia contestazione, mi ha fatto buttare fuori dalla riunione» afferma Conte. «Credo che sia una cosa grave; il Comune di Statte non è stato coinvolto nelle decisioni che hanno portato al rilascio delle autorizzazioni. Altro silenzio assordante la mancanza alla riunione dei consiglieri regionali; il PD, uno dei partiti con maggior presenza al Consiglio Regionale, con il presidente della commissione ambiente e l’assessore Pelillo (che ha fatto dell’ambiente il motivo principale della sua campagna elettorale) erano assenti. Tra l’altro non parlano nemmeno, non dicono nulla».
Perché contestate la discarica dell’Italcave?
«Noi abbiamo sempre contestato questa discarica distante solo 900 metri dalle abitazioni e vicina alla zona PIP dove saranno realizzati insediamenti produttivi. Come può coesistere una discarica da sei milioni e mezzo di metri cubi,una enormità, in un contesto del genere? Chi ha permesso che in una zona ad alto rischio ambientale secondo la Comunità Europea venisse aperta una discarica in deroga?».
Ma la deroga non è solo per le emergenze?
«Infatti, ma noi non lo siamo, almeno non ancora,invece con questo espediente ci aprono una discarica dietro casa con una deroga in bianco in cui non viene definito né la volumetria che verrà riempita né per quanto tempo la discarica resterà aperta. Considerando da quanto tempo va avanti l’emergenza in Campania la discarica potrebbe non chiudere mai con un danno gravissimo per la popolazione locale che già deve fare i conti con 10-15 discariche nel raggio di 15 Km, con 2 inceneritori e con i veleni dell’Ilva di Taranto, a due passi da noi».
Chi permette che questo succeda in Puglia? Chi è responsabile secondo te?
«Ritengo che il cancro che sta distruggendo la mia terra sia localizzato nell’ufficio ecologia della Regione Puglia, che continua ad autorizzare cose che non andrebbero autorizzate, senza preoccuparsi della salute dei cittadini ma soltanto degli interessi economici molto forti che sono in ballo. Il secondo lotto dell’Italcave non doveva essere autorizzato secondo il Decreto N.59 del 2005, invece è stato autorizzato lo stesso. Perché?».
Cosa ne pensi dell’operato di Vendola?
«Penso che Vendola sia un bluff, un uomo che si dichiara comunista ma poi taglia il welfare del 66%, diminuisce fino quasi ad annullare i servizi sociali e taglia 1.400 posti letto. Un uomo che ha distrutto Rifondazione Comunista, andandosene quando è stato sconfitto(atteggiamento molto poco democratico secondo me) e fondando un partito che ha ecologia nella sigla ma non nel cuore. In Puglia in tanti che prima, come me, credevano in lui adesso si stanno ricredendo vedendo che Nichi pensa a tutto tranne che alla sua regione. Mi preoccupa invece vedere che in giro per l’Italia, come per esempio a Torino, c’è gente che afferma che si emoziona a sentirlo parlare. Le persone sono informate in modo parziale e pilotato su quanto sta accadendo in Puglia, ma per fortuna molte notizie stanno filtrando, soprattutto in rete.
Le autorità locali hanno accettato le imposizioni della Regione, ma i cittadini no».










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