«Le nostre vie si allagano: servono interventi urgenti»
«Servono interventi immediati per evitare gli allagamenti, con conseguenti danni e disagi, provocati dalle sempre più frequenti piogge intense».
A richiedere l’intervento del Comune di Manduria sono una trentina di cittadini che abitano in alcune vie spesso soggette ad allagamenti.
«Ci permettiamo di segnalare le conseguenze drammatiche causate dal maltempo che ha colpito con inaudita violenza nel mese di gennaio via L. Da Vinci, via C. A. Dalla Chiesa, via E.Setti Carraio» scrivono questi manduriani in una lettera aperta inviata al sindaco Francesco Massaro. «A nulla è valso l’impiego di differenti sistemi rudimentali, adottati individualmente, a protezione delle nostre abitazioni per fronteggiare la forza della natura... Decine di scantinati si sono allagati con ingenti danni economici ad altrettante famiglie! Riteniamo, di conseguenza, di dover sottolineare con determinazione che la difesa del territorio dalle calamità naturali deve diventare una costante preoccupazione nel calendario degli impegni e nel bilancio dell’Amministrazione cittadina, in quanto costituisce una continua minaccia a fonte di notevoli situazioni di pericolo.
All’Amministrazione è perentoriamente affidato il compito di avviare un programma di pianificazione, gestione e prevenzione della difesa del suolo, partendo da una serie di indagini conoscitive particolareggiate del territorio che permettano lo studio delle condizioni generali di rischio. Occorrerebbe individuare i fattori di erosione delle piogge sul suolo e la pendenza topografica del territorio; progettare e realizzare sistemi efficaci di contenimento atti a consolidare gli argini del terreno per regolare e regimentare il flusso dell’acqua superficiale e sotterranea; costruire fossi di scolo per allontanare le acque di ruscellamento dalle zone a rischio; rallentare la velocità della massa d'acqua superficiale prima che si trasformi in torrente in piena; convogliare la quantità d'acqua in serbatoi di riserva idrica per sopperire alla scarsità endemica di precipitazioni durante il periodo di siccità; evitare la costruzione di manufatti su terreni erosivi.
Tutto ciò, già previsto nella normativa sulla sicurezza e tutela delle aree a rischio, presuppone la possibilità di accedere agli stanziamenti previsti. Perché dunque non si opera correttamente?
Inoltre nel gennaio 2008 fu presentata una richiesta recante firma di decine di residenti con la quale si chiedeva di estendere la rete idrica e fognante alle abitazioni. Ai richiedenti non è stata prestata alcuna attenzione.
Nel timore che il nostro richiamo sia considerato “un malumore inter nos” rendiamo noto a mezzo stampa l’esasperazione dei cittadini non più disposti a sopportare oltre questa situazione, auspicando che i politici e tecnici possano in futuro operare in tal senso perché il consenso elettorale si misurerà sempre più su questi temi. Ci aspettiamo inoltre un risarcimento dei danni qualora si individuassero responsabilità oggettive dell’Amministrazione».