Domenica, alle ore 21, lo spettacolo: “Ma che ci faccio io qua - Appunti per uno sconcerto sulla città”di e con Tommaso Urselli
“Da ragazzo, non riuscivo mai a stare fermo, in nessun posto. Con gli amici, quando andavamo a fare un giro al mare, o attorno alla piazza del paese, a un certo punto mi fermavo, li guardavo tutti, e gli dicevo: “Ma che ci facciamo, qua?”. Dopo che l'avevo detto, io stavo meglio, e a loro gli veniva la depressione. Così un giorno mi sono ritrovato a girare da solo. E giravo, e giravo…“Ma com'è che non hai amici”, mi chiedevo. “Eh, si sono depressi tutti”, mi rispondevo. E giravo, e giravo…A un certo punto, però, il paese non mi bastava più…Stava diventando sempre più piccolo…Io più grande, e lui sempre più piccolo…Finché, un giorno, non ce l'ho fatta…Ho smesso di girare, ho preso il paese, l'ho guardato dritto negli occhi e gli ho detto: “Senti paese, m'hai rotto i coglioni. Ma che ci faccio, io qua?”. Il paese non m'ha risposto. Allora ho preso una cartina geografica, ho chiuso gli occhi, ho puntato il dito, e sono partito…”
Parole, note e immagini che si sfiorano, dialogano, si interrogano intorno a temi comuni: la città, il paese, andate e ritorni nord-sud, pendolarismi, discariche, attraversamenti della città a piedi e in auto, viaggi virtuali in solitudine o in compagnia.
Tommaso Urselli è una sorta di Chatwin in sedicesimo che ha fatto dell’interrogativo seminale “Ma che ci faccio io qua?” un tormentone che lo accompagna in tutte le sue peregrinazioni da migrante, motore primo del movimento e sconsolata risultanza finale. Dall’oppressione del paesello alla falsamente liberatoria spersonalizzazione trovata a Milano, le città sono raccontate attraverso il filtro di una comicità stralunata e malinconica che evita o parodizza i luoghi comuni dell’immigrato interno con la valigia di cartone. Il nostro eroe è un clown dolce che sa anche mordere spiazzando l’uditorio. Le sue sono esperienze dalla chiara impronta autobiografica (tarantino, vive a Milano) già raccolte nel volume Voci dalla città, ma a teatro si arricchiscono di ciò che la mera scrittura non può dare: perché Urselli ce le canta e ce le suona.
Per informazioni e prenotazioni:,
osteria jazz club “QuattroVenti” via taranto-Lecce n.13
Fragagnano-TA- tel.3661724751