“L'Associazione Nazionale per la Valorizzazione della Biodiversità – Pomona Onlus” e il suo presidente Paolo Belloni hanno voluto creare in Puglia, a 400 metri di altitudine su una collina posta nel bel mezzo della Valle d’Itria, un “Conservatorio botanico” dove custodire numerose varietà arboree…
“L'Associazione Nazionale per la Valorizzazione della Biodiversità – Pomona Onlus” e il suo presidente Paolo Belloni, fotoreporter per mestiere e contadino-filosofo per vocazione, hanno voluto creare in Puglia, a 400 metri di altitudine su una collina posta nel bel mezzo della Valle d’Itria, un “Conservatorio botanico” dove custodire e perpetuare i geni di numerose varietà fruttifere arboree: fichi, albicocchi, limoni, ciliegi, gelsi, mandorli, melograni, cachi, more, ribes, peri e altre piante endemiche. Il “Conservatorio Botanico della Valle d'Itria”, dedicato alla dea latina dei giardini e dei frutteti, nasce nel 2004 in seguito al trasferimento della sede lombarda di “Pomona Onlus” da Milano alla contrada Figazzano di Cisternino ad opera di Paolo Belloni. Egli ha lavorato a livello nazionale e internazionale nell’allestimento di mostre, progetti, ricerche ed elaborati fotografici incentrati sui temi della “salvaguardia della biodiversità botanica, della conoscenza e divulgazione di vecchie varietà di alberi da frutto e della sana e corretta alimentazione”. Il “Giardino di Pomona” si estende su un agro di dieci ettari con annessa masseria e trulli ed è situato a una distanza media di cinque chilometri da Cisternino, Locorotondo e Martina Franca. Il sito annovera collezioni di fruttifere arboree tradizionali incastonate in un luogo di altissimo pregio paesaggistico e architettonico nel quale propone a un pubblico più vasto la loro biodiversità e la gestione durevole delle loro risorse naturali in un luogo ”non da visitare ma da vivere” essendo uno spazio che prescinde dall’interesse turistico. Pomona è infatti una realtà rurale ben integrata con quella della Valle d'Itria, in cui sono presenti tre collezioni tipiche: le fruttifere arboree, la flora spontanea e le erbe aromatiche. Le varietà degli alberi da frutto sono 700,delle quali 135 corrispondono a varie tipologie di fichi. Nella loro totalità le piante sono tutelate e messe a dimora e comunque degustabili durante le visite guidate. Il Conservatorio produce anche un olio extravergine di oliva biologico derivato dal particolare frutto rosso chiamato a Cisternino “Cirasola” e a Locorotondo “Morazzola Areale”. Esso viene coltivato e prodotto solamente in Valle d’Itria dove trova le adeguate condizioni climatiche che non esistono altrove. Il Conservatorio, che collabora con l'Orto Botanico dell'Università del Salento, nel completo rispetto per la natura, ha restaurato diverse cisterne e muretti a secco e possiede la certificazione biologica di tutti i prodotti coltivati nella struttura.
Si ringrazia il dott. Paolo Belloni per la cortese ospitalità e per aver fornito la documentazione relativa al Conservatorio Botanico.
Immagini realizzate da Antonietta Trono.
Per info e prenotazioni per visite guidate: tel. +39 0804317806.