E’ polemica fra i due consiglieri regionali tarantini
«Il consigliere regionale dell’IdV Mazza ha confessato in una nota stampa di essere “frustrato” perché si è accorto che a Bari non riesce a realizzare quanto avrebbe voluto fare e ha promesso ai suoi elettori.
Purtroppo, come spesso accade, il dottor Mazza non se la prende con i reali colpevoli della sua frustrazione, ovvero chi a Bari non gli consente di realizzare i suoi progetti, o chi lo ha messo in lista per raccogliere i voti che la sua figura di dottore-ambientalista avrebbe portato all’IdV, ma si crea un falso capro espiatorio, ovvero il sottoscritto Arnaldo Sala reo a suo dire di demagogia...
Leggo che nello specifico che il dottore-consigliere regionale Mazza è frustrato per “non poter incidere come vorrebbe per la questione inquinamento perché la maniera unica sarebbe solo quella di eliminare definitivamente tutte le fonti inquinanti!”.
Vorrei ricordare al dottor Mazza che la politica funziona così: uno si presenta in campagna elettorale con un programma che DEVE essere condiviso preventivamente dalla sua coalizione, chiede il voto agli elettori per realizzare il suddetto programma e poi deve contribuire alla sua realizzazione. Sarebbe stato opportuno che in campagna elettorale Mazza avesse detto chiaramente che lui auspicava l’eliminazione delle fonti inquinanti, ovvero la chiusura degli stabilimenti industriali tarantini, avvertendo i suoi alleati che se fosse stato eletto avrebbe voluto questo.
Il buon Mazza che fa invece? Governa con la Giunta Vendola e poi si dice frustrato dalla azione di governo dello stesso Vendola… Troppo comodo! Coerenza politica imporrebbe che lui e il suo partito IdV (spero che almeno con l’IdV il Mazza sia in sintonia) propongano a Vendola gli interventi per eliminare le suddette fonti inquinanti obbligando la giunta ad accettarli, pena l’uscita dalla maggioranza.
E invece nulla di tutto questo, con l’IdV e Mazza che continuano ad appoggiare la giunta Vendola a Bari, votandone il Bilancio che impone ticket sanitari e chiusura di ospedali, e poi mandano a Taranto Pierfelice Zazzera, come nel caso rifiuti dalla Campania e San Raffaele, a contestare l’operato della stessa giunta Vendola: se non è demagogia questa…
A proposito di demagogia: nel luglio scorso proposi con il PdL di destinare di 9 milioni di euro per avviare primi interventi di bonifica del quartiere Tamburi: il buon Mazza, che votò contro lo stanziamento, disse che, sempre in attesa dei famosi interventi di eliminazione definitiva delle fonti inquinanti, sarebbe stato meglio stendere sui giardini dei Tamburi tappetini di erba sintetica per far giocare i bambini.
Ma oggi si supera. Leggo che, in attesa della “soluzione definitiva” del problema inquinamento, Mazza propone di “costruire una scuola a distanza di chilometri dalle fonti inquinanti e portarci lì i bambini dei Tamburi”. Siamo alla deportazione scolastica giornaliera dei bambini, se non è demagogia questa!
Di sicuro Mazza sprofonda nella più desolante demagogia sul San Raffaele, tema sul quale, essendo medico, dovrebbe essere prudente: Mazza ne auspica la realizzazione in quanto eviterebbe i viaggi della speranza ai tarantini e realizzerebbe “più competizione fra gli operatori” della sanità.
Grazie all’operato della giunta Vendola, che Mazza appoggia incondizionatamente a Bari, chiudono gli ospedali di Massafra e Mottola, i cui pazienti inevitabilmente verranno a curarsi a Taranto, e poi chiuderanno gli ospedali Moscati e SS Annunziata: tutti i pazienti tarantini saranno così costretti a recarsi al San Raffaele del Mediterraneo, che peraltro avrà meno posti-letto dei soli due nosocomi tarantini. In pratica ci sarà un sovraffollamento del San Raffaele che non riuscirà nemmeno a soddisfare le esigenze sanitarie “tradizionali” dei tarantini e dei cittadini del versante occidentale della provincia. Di fatto costringeranno i tarantini a recarsi a Bari o Brindisi anche per una normale appendicite, altro che viaggi della speranza!
Dica la verità Mazza: l’operazione San Raffaele è una scientifica operazione per lo smantellamento della sanità pubblica tarantina e la sua consegna ad un unico operatore privato, il San Raffaele appunto, che opererà in regime di monopolio con tutti i rischi del caso.
Tutte queste cose io e i miei colleghi del PdL le denunciamo da tempo, altro che demagogia.
Mazza piuttosto dica a tutti i tarantini che lo hanno votato che intende fare a Bari per realizzare le sue promesse elettorali: troppo facile prometterebbe mari e monti, e poi essere “frustrato” dopo essersi accorto che i mari e i monti Vendola e compagni non glieli fanno realizzare».
Arnaldo Sala