«Altro che cavilli: la nostra battaglia è per il rispetto delle regole che sono alla base della democrazia»
«La lettera del Prefetto è chiarissima: pone in rilievo, punto per punto, tutte le anomalie legate ad una discutibilissima conduzione dei lavori del Consiglio Comunale. Siamo proprio curiosi di vedere come si comporterà questo pomeriggio la maggioranza: ignorerà anche l’autorevole parere del Prefetto o riconoscerà i propri errori?».
A poche ore dalla seduta del Consiglio Comunale di oggi pomeriggio, la maggioranza di centro destra e il consigliere dell’Italia dei Valori Arcangelo Durante («Sono presente perché condivido queste posizioni e non perché faccio parte dello schieramento di centrodestra» ha specificato Durante) sono tornati ad attaccare, stamani. l’Amministrazione.
«Il Prefetto ha chiarito i meccanismi che regolano e disciplinano le sedute di Consiglio di prima e di seconda convocazione» ha affermato Luigi Morgante, consigliere di Forza Italia, in apertura di conferenza stampa. «La seconda convocazione ci può essere se la seduta di prima convocazione salta per la mancanza del numero legale dei consiglieri, ma devono trascorrere almeno 24 ore affinché si possano avvisare gli assenti della nuova seduta. La maggioranza di Manduria, invece, convoca per oggi pomeriggio alle 15,30 la prima convocazione, e per domattina, alle 9, la seconda convocazione. Come farebbe il presidente del Consiglio ad avvisare gli eventuali assenti di oggi? Non solo. Molte volte la seconda convocazione ha avuto luogo dopo oltre un mese».
Il consigliere dell’Udc, dott. Leo Girardi, ha ricordato un caso considerato clamoroso.
«Hanno approvato il Piano Commerciale dei pubblici esercizi con 15 voti a favore e con 3 presenti in aula ma non partecipanti al voto» ha rimarcato il dott. Girardi. «Manduria, ovvero, ha inventato un nuovo modo di rapportarsi al voto, di chi non è favorevole, non è contrario e non si astiene. Quei tre consiglieri erano della minoranza e stavano abbandonando l’aula, dopo averlo annunciato. Anche questo è stato un colpo di mano».
Il capogruppo di Forza Italia, dott. Pietro Briganti, si è infine soffermato sulla questione della votazione a scrutinio segreto della proposta di revoca della carica di presidente del Consiglio, che deve avvenire necessariamente a scrutinio segreto.
«Se queste situazioni illegittime dovessero continuare» ha sostenuto il dott. Briganti, «saremo costretti a coinvolgere anche la Procura della Repubblica. Altro che “cavilli”, come sostiene il coordinatore cittadino del Pd, Amleto Della Rocca: queste sono le basi della democrazia. Ma il tentativo di escludere la minoranza da ogni decisione e da ogni provvedimento si nota anche in altri atteggiamenti. Un altro esempio è il progetto per l’individuazione del gestore unico per il servizio di raccolta dei rifiuti: la minoranza (ma credo anche la stessa maggioranza) a Manduria è stata tenuta all’oscuro di tutto. Poi il sindaco Massaro, che è anche presidente del Consorzio Ato, è stato stoppato dagli altri sindaci del Consorzio. Ma si rischia di approvare un progetto di centinaia di milioni di euro senza aver neppure fatto pervenire copia del progetto alla minoranza».
L’indipendente Graziano Massari ha battuto un altro tasto.
«In tutti questi atti che a nostro avviso sono illegittimi c’è, a mio avviso, anche l’aspetto politico» ha affermato Massari. «Sono stratagemmi che servono per tenere in vita questa Amministrazione che da tempo non ha più i numeri. Ecco perché ritengo che queste decisioni siano avallate anche dal sindaco».
Il consigliere dell’Udc Mimmo Lariccia ha ricordato, invece, il motivo per cui i consiglieri della minoranza abbandonarono l’aula quando si approvò il Piano Commerciale, quello, per intenderci, passato con i tre presenti in aula ma non partecipanti al voto, presenza che serviva a rendere valida la votazione, perché altrimenti la maggioranza non avrebbe avuto i numeri.
«Andammo via perché l’Amministrazione stravolse il Piano Commerciale che aveva licenziato, all’unanimità, la Commissione consiliare preposta» ha spiegato Lariccia. «Probabilmente perché questo serviva a tenere compatta la maggioranza».
Il dott. Girardi si è invece soffermato su un altro aspetto politicamente importante.
«Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza, dopo il nostro abbandono dell’aula, ha approvato il Regolamento per l’installazione degli impianti di telefonia mobile, sul quale la seconda e la quinta Commissione avevano chiesto l’adeguamento alle leggi in vigore» ha fatto notare il dott. Girardi. «Regolamento che ora favorirà il proliferare di impianti di telefonia mobile. E’ giusto che la gente sappia risalire alle responsabilità».
Il consigliere dell’Italia dei Valori, Arcangelo Durante, ha invece criticato il presidente del Consiglio perché non ha mai iscritto all’ordine del giorno la questione dell’impianto di stabulazione per i cani, argomento richiesto nel luglio scorso con le firme della minoranza.
«Ecco perché, sin dalla prima seduta, io non ho votato per Gianni Vico come presidente. Ora lo posso dire: avevo la sensazione che non avrebbe garantito un’equa conduzione dei lavori. Ed i fatti mi hanno dato ragione».
Infine ancora Mmmo Lariccia ha annunciato la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per discutere dello scarico a mare del depuratore, scelta, secondo la minoranza, scellerata, in quanto si rischia di inquinare le acque del mare.