Il cineclub “Il gattopardo” dedica a Valli il primo incontro
“Romolo Valli, un 'Giovane' tra i giovani”. Questo sarà il tema del primo incontro del cineclub “Il Gattopardo” che prossimamente aprirà i battenti a Manduria.
Oggi, a trentun anni dalla scomparsa di Valli, vogliamo ricordare la sua figura di attore, di artista poliedrico che, con le sue interpretazioni, ha saputo dare nuovo valore ad autori quali Pirandello, Molière, con un occhio sempre vigile sulle avanguardie.
Uomo di vastissima cultura e di straordinaria umiltà, Valli riusciva ad essere sempre attento alle esigenze del pubblico, anche del pubblico più giovane.
Emiliano di nascita (precisamente di Reggio Emilia), dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, decise di assecondare la propria passione per il Teatro unendosi alla Compagnia del Carrozzone di Fantasio Piccoli al Teatro Stabile di Bolzano. Il 1954, poi, fu l'anno della svolta decisiva per la sua carriera d'attore con l'ingresso nella Compagnia dei Giovani. Con i 'Giovani' riuscì a portare in scena le più belle opere degli autori moderni, grazie anche alla rigorosa e geniale regia di Gio rgio De Lullo e alla sofisticata raffinatezza di attrici del calibro di Anna Maria Guarnieri, Elsa Albani e Rossella Falk.
Quell’alba tragica del 1 febbraio di trentun anni fa, in cui Romolo Valli perse la vita a soli 55 anni, rimarrà sempre nei ricordi di chi lo ha conosciuto e di chi, pur non conoscendolo, ha amato le sue interpretazioni. Attore, regista, manager, giornalista, scrittore, Romolo Valli era un artista che riusciva a dare il meglio di sè in ogni campo, non risparmiandosi, mai.
Attore poco utilizzato in ambito cinematografico, seppe tuttavia costruire un'analisi profonda dei suoi personaggi anche sul grande schermo. Fu sempre curioso e desideroso di conoscere, un vero uomo di cultura. Sul palcoscenico, poi, riuscì ad essere sublime interprete di grandi opere, tra le tante: Sei personaggi in cerca d'autore, Il Giuoco delle parti, Il Malato immaginario, Enrico IV.
A rendergli omaggio, il cineclub, in una serata nella quale si ripercorreranno tutte le tappe più importanti della sua vita e che vedrà anche la proiezione di un lungometraggio da lui interpretato. Un tributo al “civile mediatore di idee” che più di ogni altro ha saputo attribuire alla 'parola' un senso profondo e ricco di sfaccettature.
Probabilmente un adolescente non saprebbe dirci chi sia stato Romolo Valli. Compito del Cineclub e dei suoi ideatori, quindi, sarà quello di far 'rivivere' la sua figura d'attore, trasmettere il suo esempio ai giovani, sicuri che Romolo Valli possa insegnare qualcosa, soprattutto a loro, con un'unica certezza: l'Arte e i suoi Artisti sono immortali.
M. Laura Loiacono