Il consigliere regionale del PdL: «Nemmeno un euro su 18.000.000!»
«Su 18 milioni di euro disponibili in Puglia per finanziare la realizzazione di strutture e interventi sociali e sociosanitari, quanti ne arriveranno in provincia di Taranto?
Zero, zero euro e zero centesimi, mentre alla sola Bari va più di un terzo dell’intera somma!
È l’ennesimo schiaffo in faccia al nostro territorio da parte della “baricentrica” Giunta Vendola, il tutto nella assoluta quiescenza di assessori e consiglieri regionali di maggioranza tarantini che a Taranto chiedono attenzione per il nostro territorio, e poi a Bari chinano il capo e accettano che sanità, aeroporto, porto e retroporto tarantini siano penalizzati a tutto favore di quelli di Bari.
E ora tocca anche agli asili nido e alle case di riposo!
Sul BURP della Regione Puglia n. 162 del 15.10.2009 è stato pubblicato l’Avviso Pubblico per il finanziamento di strutture e interventi sociali e sociosanitari in Puglia, con due linee di finanziamento, una destinata al “pubblico” ed una ai soggetti privati.
La “Linea A”, in particolare, era destinata a finanziare i programmi dei soggetti privati per la realizzazione di nuove strutture socio-educative, socio-assistenziali e socio-sanitarie nonché per le ristrutturazioni, l’ampliamento e l’adeguamento di quelle già esistenti.
A tal fine venivano destinati per l’intero territorio regionale 18.000.000 di euro, con un finanziamento massimo di 3.000.000 per singolo intervento; da diversi soggetti privati di Taranto e della provincia venivano presentati ben 24 progetti.
Espletati tutti gli adempimenti, recentemente é stata resa pubblica la graduatoria con i 74 progetti ritenuti ammissibili, gli altri sono stati dichiarati inammissibili per diversi motivi; dei 74 solo 36 però venivano ammessi al finanziamento fino all’esaurimento dei 18.000.000 di euro stanziati.
Solo 5 progetti “made in Taranto” erano dichiarati ammissibili, ma il primo si classificava solo al 45° posto, ben lontano dai 36 finanziati dunque, una posizione che, anche in caso di un futuro ipotetico scorrimento della graduatoria, impedirebbe comunque al progetto di essere finanziato.
Come sono stati distribuiti i 18.000.000 a livello territoriale?
Risposta troppo facile: i baresi naturalmente fanno la parte del leone con 6.571.765 euro, in pratica riceveranno da soli oltre un terzo dell’intera somma disponibile, seguono la Bat e Brindisi con oltre 3.600.000 ciascuna, Lecce avrà 2.380.656 euro e Foggia 1.702.321 euro.
Taranto e la sua provincia? Nulla.
Eppure sarebbe stato il caso di prevedere nel bando una clausola che garantisse un minimo stanziamento a favore di ogni provincia. Ma si sa che chi comanda alla Regione sono i Baresi, non certo i Tarantini...
Nel territorio tarantino, infatti, da anni il welfare è penalizzato a causa dalla grave e perdurante crisi economica che da un lato limita le disponibilità finanziarie degli enti pubblici che non hanno risorse adeguate da destinare al welfare, e da un altro riduce i budget delle famiglie che non riescono a pagare adeguatamente ai privati indispensabili servizi sociali, quali quelli erogati in case di riposo e in asili nido; in tale situazione sarebbe stato opportuno che fosse stata garantita una azione politica di sostegno a favore dei soggetti privati che intendono comunque investire e operare in questo territorio in strutture e attività per l’erogazione di servizi sociali.
Questo è l’oggetto di una mia interrogazione che oggi farò come consigliere regionale di opposizione, ma sarebbe il caso che i colleghi di maggioranza si adoperassero nei diversi assessorati affinché il nostro territorio venga tutelato e dallo strapotere barese».
Il consigliere regionale
Arnaldo Sala